Sonia Souissi è pittrice, artista e fondatrice del Centre Culturel et Galerie 421, uno spazio multidisciplinare a Raoued, nella banlieu nord a una ventina di chilometri dal centro di Tunisi; è un luogo conviviale e di incontro tra artisti e spettatori dove si organizzano conferenze, spettacoli, mostre e animazioni. «Mi definisco artista autodidatta – dice -. La pittura è sempre stata, per me, una grande passione, un bisogno quasi vitale di trasporre tutto quello che sento su una tela. Le prime esposizioni sono state l’espressione del mio amore verso la mia isola, Kerkennah. Le mostre successive sono state invece molto diverse, personali, introspettive. E nonostante la realizzazione come artista, l’idea di creare una galleria d’arte in un quartiere popolare è sempre stata un mio obiettivo: credo molto in una democratizzazione dell’arte e nella sua importanza per i giovani del quartiere».
L’idea della galleria si è sviluppata per creare, nel 2019, il Centro culturale 421, con il supporto della direttrice artistica Sameh Souissi. Dalla sua creazione, permette di disciplinare la gioventù del quartiere, offre uno spazio creativo proponendo una programmazione varia: atelier di creazione artistica per i giovani (musica, teatro, pittura…) oltre a diversi laboratori per bambini, del quartiere in particolare, ma non solo. «Tutti i nostri ateliers sono gratuiti, vista l’assenza di mezzi finanziari per i giovani: ho deciso così malgrado le disponibilità economiche del centro, che sono molto limitate. La galleria 421 è diventata in due anni l’orgoglio non solo mio ma anche di tutta la gente del quartiere, che vede ora accessibili delle mostre fino a poco tempo fa riservate alle classi sociali più elevate».
«A tutti gli artisti, tunisini e stranieri, che hanno sostenuto la galleria e che condividono la nostra causa, va il mio e il nostro ringraziamento. Nonostante la difficoltà di vendere arte in un quartiere come quello dove abbiamo la sede, ci siamo e resistiamo. Purtroppo dobbiamo fare i conti con la realtà ma non ci arrendiamo e continuiamo a far vivere il Centro, anche perché verifichiamo personalmente e direttamente l’impatto positivo della nostra attività sui giovani della zona. Certo, se riuscissimo a ottenere sostegno da parte delle istituzioni, in particolare dal ministero della Cultura, sarebbe più facile lanciare nuovi progetti che possano offrire una chance ai ragazzi dei quartieri più svantaggiati. Quest’anno, uno dei nostri fiori all’occhiello è stata l’organizzazione del “Concorso di giovane artista” nella sua prima edizione, con il tema “La dittatura dei rifiuti”. Il concorso è nazionale e ha permesso la partecipazione da tutta la Tunisia, l’organizzazione di una mostra collettiva che riunisce le migliori cinquanta opere e la designazione di cinque vincitori».
Purtroppo, la situazione sanitaria legata al covid ha obbligato Sonia Souissi a rimandare – quando non annullare – molti eventi importanti che erano pianificati. La prossima scadenza è un’esposizione collettiva che riunirà una dozzina di artisti sul tema della speranza. Il titolo sarà, difatti, “Hope” e sarà l’occasione per il lancio di tre canzoni scritte e prodotte dai ragazzi che frequentano il centro.
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