Questo martedì, in una dichiarazione rilasciata a Tunisie Numérique, Thouraya Tebassi, vicepresidente dell’Organizzazione per la Difesa del Consumatore (ODC), ha affermato che il costo dell’Aïd al-Adha è aumentato quest’anno di 100 a 300 dinari rispetto all’anno precedente. Un aumento che rende i prezzi inadeguati rispetto al potere d’acquisto del consumatore tunisino.
Tebassi ha precisato che, oltre all’elevato costo dei montoni per l’Aïd, l’organizzazione ha anche constatato un aumento dei prezzi di altri prodotti e beni legati a questa festa religiosa, il che appesantisce ulteriormente il carico finanziario delle famiglie tunisine.
Ha denunciato l’inazione delle autorità competenti, che non hanno adottato alcuna misura per fare pressione sui prezzi. Ha in particolare sottolineato il ritardo nell’importazione di carne refrigerata e la sua assenza nei punti vendita annunciati, a soli tre giorni dalla festa. Secondo lei, se tale misura fosse stata adottata per tempo, avrebbe permesso di regolare il mercato, tanto più che attualmente il prezzo del chilogrammo di carne rossa si aggira sui 54-57 dinari, un prezzo giudicato eccessivo.
Tebassi ha inoltre evidenziato che, secondo le osservazioni dell’ODC, i montoni sono spesso venduti a prezzi ragionevoli dagli allevatori stessi. Tuttavia, la catena di intermediari che li acquistano per poi speculare sui mercati provoca un’esplosione dei prezzi.
Infine, ha lanciato un appello urgente alle autorità competenti affinché intervengano per sorvegliare questa catena di distribuzione, rafforzare i controlli economici e di sicurezza sulle strade e nei mercati, al fine di proteggere i consumatori.
Articolo tradotto avvalendosi di ChatGPT
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