COMUNICATO STAMPA – TUNISI, 30 ottobre 2021
Dopo le « Jcc nelle prigioni » (Jcc sta per Giornate cinematografiche di Cartagine) e le « Jcc nelle regioni », la 32esima edizione si innova con le « Jcc nelle caserme ». Due riconoscimenti intitolati a Lina Ben Mhenni, figura di punta della rivoluzione tunisina e al cineasta libanese Sadek Sabbah sono state introdotti. Le Giornate Cinematografiche di Cartagine promuovono soprattutto l’aspetto regionale con, oltre alla proiezione dei film, l’inivito degli appassionati di cinema provenienti dalle diverse regioni, per beneficiare dell’esperienza del festival.
In totale, le Jcc 2021 si compongono di 11 sezioni. 750 film arabi ed africani concorrono in questa edizione e, tra essi, 200 lungometraggi, 550 cortometraggi. Il numero dei film tunisini iscritti arriva a 18 lungometraggi, tra cui 9 documentari e 9 fiction. 36 cortometraggi ( 5 documentari e 31 fiction ) saranno proiettati. 45 Paesi partecipano alla 32esima edizione delle Jcc, tra cui 28 Paesi africani e 17 Paesi arabi.
Il direttore delle Jcc, Ridha Behi, e il suo direttore artistico, Kamel Ben Ouanes, hanno sottolineato il numero importante dei film presentati durante questa edizione. Le Jcc mantiene in questo modo il suo ruolo pioniero nella scena cinematografica araba ed africana. Per scegliere tra queste numerose opere, Ben Ouanes ha spiegato che uno dei criteri è il grado di inventiva e di estetismo nelle forme di narrazione cinematografiche. La forma è un altro aspetto importante per avere delle opere di qualità che riflettano i tormenti del mondo arabo ed africano. Il secondo criterio è che il film sia destinato al pubblico delle Jcc. Le Jcc non puntano allo star system in vigore in alcuni festival, ma sul pubblico. « La star, è il pubblico », ha sottolineato il direttore artistico dele Jcc. Questo pubblico sono appassionati di cinema ed esigenti, da qui la motivazione di scartare i film commerciali. Il terzo criterio nella selezione dei film è che possano creare delle occasioni di scambio e comunicazione tra i cineasti e il pubblico.
Il film « Lingui : les liens sacrés » del cineasta del Chad Mahamat – Saleh Haroun è stato selezionato come film di apertura. Le Jcc mantengono le sezioni tradizionali, come « Sguardo sul cinema tunisino », « Cinema del mondo », o ancora l’invito di due Paesi, uno del Nord, il Belgio, e un altro del sud, la Libia. Questi due Paesi sono caratterizzati da un’effervescenza cinematografica che merita uno sguardo. Le sfide maggiori del cinema saranno tema di discussione nei numerosi laboratori che saranno organizzati. I laboratori saranno dei canali per dibattere ma anche per proporre delle prospettive, ha insistito il direttore artistico.
Per il programma nel dettaglio : https://www.jcctunisie.org/pdf/programmeJCC2021.pdf
Traduzione dal francese di Giada Frana
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