L’estate è passata in un soffio: chissà in quanti lo abbiamo pensato! Mercoledì15 settembre le scuole tunisine hanno riaperto i cancelli: ma cosa succede quest’anno nella scuola pubblica in Tunisia? Per il momento le lezioni riprondono a cadenza normale, senza restrizioni Covid: questa è veramente una bella notizia, un po’ di normalità ci serve! Il primo giorno gli studenti sono andati a scuola per due ore, il tempo di prendere la lista del materiale da acquistare e il piano di studio, poi il giorno successivo le lezioni cominciano normalmente.
La scuola pubblica prevede 20 ore settimanali di studio. L’orario ideale sarebbe dalle 8.00 alle 12.00 oppure dalle 13.00 alle 17.00.Ho scritto ideale perchè ovviamente non è cosi: mia figlia ha ricevuto l’orario (lo potete leggere in foto): trovo che i bambini facciano fatica a stare attenti cinque ore comsecutive e un po’ sprecato andare un giorno solo per due ore, ma cosi è stato deciso e ci adegueremo. Soprattutto non mi piace il giorno che cominciano alle 12.00 fino alle 17.00, significa che pranzano alle 11.00.
La sostanziale differenza tra la scuola privata e la scuola pubblica (oltre ai costi) è proprio l’orario di frequenza. La scuola privata prevede un orario a tempo pieno, pertanto mattino e pomeriggio. Solitamente offrono a pagamento anche il prolungamento a fine lezione per fare i compiti o le attività extrascolastiche. Inoltre prevedono anche la pausa pranzo in sede, sempre con un supplemento. Questa soluzione è chiaramente la piu indicata nel caso entrambi i genitori lavorino fuori casa. Un’ulteriore soluzione per i genitori che lavorano, consiste nel mandare i figli in un centro extrascolastico che si occupa di portarli a scuola, riprenderli, farli pranzare e fare i compiti. Tutto ciò dipende dalle esigenze dei genitori: più servizi si richiedono piu la retta sarà alta. Per darvi un’idea se si lasciano per pranzo e dopo scuola per fare i compiti il costo mensile è di circa 130 dinari (circa 40 euro), chiaramente dipende dalla zona, questo costo può anche triplicare. Il pranzo viene portato da casa, altrimenti si aggiungono ulteriori soldi a seconda se si tratti di un pasto freddo (panino) oppure caldo.
L’altra mattina sono andata a parlare con il direttore della scuola di mia figlia, siccome ho un problema che si trascina dall’anno scorso con il suo numero di iscrizione (ogni anno bisogna iscrivere on line i propri figli) che non viene riconosciuto dal sistema per una lunga serie di motivi che non vi sto ad elencare. Il direttore è una persona disponibile e si è preso il tempo per rispondere alle mie domande. Il suo ufficio è molto piccolo, ha una scrivania e un tavolo da pranzo con sei sedie che funge da tavolo riunioni. Il suo ufficio profuma di dignità, la dignità di una persona per bene che dirige una scuola nel migliore dei modi, cercando soluzioni alternative per far funzionare le cose. L’anno scorso ha chiesto un contributo ai genitori, dando la ricevuta dei soldi presi e hanno rifatto il muro della scuola che stava cadendo a pezzi, cambiato il cancello e pitturato. I bambini hanno portato delle piantine e durante l’ora di scenze le hanno piantate cosi il giardino si è notevolmente abbellito. Ogni tanto finiva la carta e veniva richiesto ai genitori di portare il quantitativo che ognuno poteva acquistare. Personalmente ho trovato il tutto molto positivo.
Passiamo a fare dei calcoli indicativi, per avere un quadro più generale. La scuola pubblica chiede quattro dinari (si versano tramite sms e vengono prelevato dal credito del cellulare), un contributo che funge da iscrizione e assicurazione scolastica. Il materiale scolastico è a carico dei genitori secondo l’elenco del materiale fornito. Per darvi un’idea, in seconda classe hanno quattro libri, che costano un totale di 11,60 dinari (circa 3,60 euro). Aggiungiamo altri 60 dinari (circa 18 euro) tra quaderni, fogli, penne, colori, pennarelli e così via. Calcoliamo inoltre, che durante il corso dell’anno, viene richiesto altro materiale, mettiamo una media di 100 dinari in totale. Abbiamo un totale di 111,60 a figlio, più i quattro dinari dell’iscrizione fanno 115,60 dinari all’anno (circa 35 euro). Dobbiamo aggiungere anche il prezzo dello zaino: qui possiamo aprire un mondo, si parte dai 25 dinari fino ad arrivare a 350 dinari (dai 7 ai 106 euro). Ognuno sceglie in base alle proprie possibilità. Quello che vedo in generale, è che le famiglie tendono a spendere circa 200 dinari (circa 60 euro) per uno zaino di marca e buona qualità che deve durare un po’ di anni, possibilmente con il carrellino, molto più comodo da portare per i bimbi più piccoli. Gli zaini sotto ai 100 dinari, dicono le mamme, non durano neppure sei mesi. Personalmente non posso dare un parere siccome non ne ho mai comperati a buon mercato.
Passiamo ora alla scuola privata: chiaramente tra le tantissime scuole private ci sono anche notevoli differenze tra costo d’iscrizione e retta mensile, qui di seguito riporto qualche esempio. Iscrizione da 350 dinari in su ( 106 euro), che si paga ad inizio anno e vale per l’intero anno scolastico, la retta mensile dai 220 dinari in poi (dai 66 euro). Le scuole private vicino a me vanno dai 220 ai 450 dinari mensili (da 66 136 euro). a Il materiale scolastico richiesto costa circa 150 dinari (circa 45 euro). Arriviamo ad un totale di circa 3.140 dinari (954 euro) con le rette piu basse, chiaramente arrivamo tranquillamente sopra i 10 mila dinari (più di 3.040 euro) se le rette sono più alte.
Solitamente l’insegnante della scuola pubblica prevede due ore settimanali di studi supplementari,a pagamento, dati da lei: in questo caso consiglio vivamente di iscrivere i figli, altrimenti i voti ne risentiranno subito se si nega questa attività privata alla maestra. Personalmente sono molto soddisfatta della scuola pubblica dove va mia figlia, come ho già scritto nell’articolo di fine anno dove avevo fatte le considerazioni basilari, ma ci aggiorneremo nuovamente a fine anno.
Buon anno scolastico a tutti gli allievi e anche a noi genitori!
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