Quest’anno vi portiamo a Monastir e dintorni con qualche consiglio utile e spunti per visitare questa città e dintorni in quattro giorni. Monastir è entrata di prepotenza nel mio cuore: è una delle mie città preferite al momento, è riuscita a sorpassare anche Bizerte. Ricordo ai lettori che questa è una rubrica di esperienze personali, pertanto va da sé che possono divergere gusti ed esperienze altrui.
Una delle prime cose che si nota arrivando a Monastir è il Forte El Ribat, che consiglio assolutamente di visitare. Il biglietto d’entrata costa 8 dinari per i turisti, 5 dinari per i residenti (basta mostrare carta d’identità o permesso di soggiorno) e 2 dinari per i bambini. Il Forte è molto grande e si può salire fino alla torre più alta attraverso una scala a chiocciola molto stretta e ripida, ma ne vale la pena per poter ammirare dall’alto la splendida Monastir e il mare davanti. Il personale è gentile, ci sono cartelli con le spiegazioni, non è adatto a persone diversamente abili.
La città è molto bella, la medina va vista assolutamente, così come la grande moschea. Ho trovato ottimi prezzi per artigianato e merce varia, la gente molto gentile. Non mancano i vari punti di ristoro, sia per mangiare qualcosa al volo che i ristoranti, avrete l’imbarazzo della scelta. Le porte che contornano la medina sono molto belle e danno alla città un aspetto retrò con un fascino e gusto che vi cattureranno il cuore!
Essendo la città natale del presidente Habib Bourguiba, in carica per 30 anni, si vede un forte attaccamento alla sua memoria. Si può visitare il Palazzo presidenziale dove si possono ammirare gli spazi abitativi privati del presidente, la moglie e la figlia adottiva Hejer, così come la parte lavorativa e l’automobile. Il biglietto d’entrata ha il medesimo costo del Forte El Ribat. Il personale è gentile e il Palazzo di marmo (così viene anche chiamato) ha decisamente un grande fascino. Il parco sottostante e la vista mare fa da cornice e dona un valore aggiunto all’edificio.
Il Mausuleo invece si trova nel cuore della città, facilmente raggiungibile a piedi. Non si paga nulla per entrare, la persona addetta alla sicurezza è l’unica scortese che ho incontrato durante il mio soggiorno. Il mausoleo personalmente non mi è piaciuto. Troppo grande, troppo sfarzo, troppo marmo di Carrara, tutto troppo. Capisco la grandezza della persona che ha lottato sul campo per dare alla Tunisia un nuovo volto, che si condivida o meno, il suo operato resterà indelebile nella storia.
Noi abbiamo soggiornato al Marina Cap Monastir, è un complesso di appartamenti di vacanza, con all’interno diversi punti di ristoro, negozi, reception, e ne parlerò nella rubrica “provato per voi”. In un altro articolo, tra due settimane, vi racconterò cosa si può visitare nei dintorni di Monastir.
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