Quando arriva la stagione delle piogge, le acque delle zone più umide dell’isola di Djerba raggiungono una temperatura fredda a tal punto da attirare un gran numero di uccelli migratori tra cui aironi, gru cenerine e soprattutto fenicotteri rosa (flamants roses). Essendo situata alle porte del continente africano, per la sua posizione geografica, Djerba diventa uno scalo perfetto per gli uccelli che viaggiano dall’Europa all’Africa.
La permanenza dei fenicotteri rosa può essere osservata ogni anno a Djerba da novembre a marzo. Quest’anno la migrazione è avvenuta un po’ in anticipo, ovvero nella seconda metà di ottobre, nonostante le temperature fossero ancora elevate e nonostante l’assenza di fenomeni piovosi. La migrazione di questa specie meravigliosa avviene principalmente per due motivi : la ricerca di fonti di nutrimento e di luoghi dove riprodursi e nidificare. La riproduzione e nidificazione avviene a Djerba tra febbraio e marzo.
Il fenomeno è radicato da tempo immemore tanto che a questa specie è stata dedicata una lingua di terra, Ras Rmal (« testa di sabbia »), una spiaggia incontaminata lontana dal caos delle zone più turistiche, conosciuta da tutti come l’Ile aux flamants roses. Si direbbe quasi un’isola soprattutto in fase di bassa marea, un territorio che si estende dalla marina di Houmt Souk, sede del porto municipale, fino all’inizio della zona turistica. Questa lingua di terra sarebbe raggiungibile con un mezzo 4×4 anche via terra con la bassa marea, ma le autorità ne hanno vietato l’accesso in quanto zona considerata protetta. In particolari periodi dell’anno sempre nella zona si riproducono le tartarughe marine.
Ad oggi l’unico modo per raggiungere la zona è dunque via mare. A tal proposito gli abitanti hanno inventato un modo originale per incentivare le escursioni verso questo meraviglioso paradiso terrestre, ovvero l’utilizzo di velieri dei pirati. A bordo l’equipaggio si destreggia in uno spettacolo fatto di acrobazie e duelli che simulano esattamente la vita quotidiana dei pirati. La nave poi approda all’isola e i turisti possono passare qualche ora sulla spiaggia, mentre l’equipaggio organizza un pranzo tipico tunisino a base di insalata tunisina e mechouia, cous cous e pesce alla griglia. Una volta pronto il pranzo ci si ritrova tutti sotto un gazebo col tetto di paglia per consumare il pranzo e gli spettacoli continuano, questa volta con coinvolgimento diretto della platea. Un’esperienza davvero da non perdere.
© Riproduzione riservata