A Tunisi la conferenza “Storie di montagna tra Alpi e Mediterraneo”

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Martedì 30 gennaio alle ore 17.00, La Boîte_ Un lieu d’art contemporain ospiterà la conferenza Storie di montagna tra Alpi e Mediterraneo dello storico dell’arte italiano Lorenzo Giusti, curatore della nona edizione di Biennale Gherdëina, attualmente direttore della GAMeC di Bergamo, con la partecipazione degli artisti Michael Höpfner (Austria) e Nadia Kaabi-Linke (Tunisia).

Lorenzo Giusti  è uno storico dell’arte e curatore italiano. Attuale direttore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e curatore della Biennale Gherdëina #9 (2024), dal 2012 al 2017 è stato Direttore del Museo MAN di Nuoro, dopo avere lavorato come curatore presso il Centro per l’arte contemporanea EX3 di Firenze.
Si interessa da sempre alla relazione tra avanguardie storiche e linguaggi del contemporaneo, così come al rapporto tra pensiero ecologico e arti visive. Ha realizzato mostre dedicate a figure e movimenti di primo piano della storia dell’arte del XX secolo e curato progetti d’arte contemporanea collaborando con numerose istituzioni.
Nel 2016 ha fatto parte del team curatoriale della Terza Biennale dell’Animazione di Shenzhen e nel 2018 di quello del festival “curated by” di Vienna.
Dal 2019 al 2021 è stato curatore della sezione “Back to the Future” di Artissima, fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino.
Dal 2015 al 2022 è stato membro del consiglio direttivo e quindi Presidente di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, per la quale, nel 2017, ha curato il convegno internazionale “Museums at the Post-Digital Turn” alle OGR di Torino.
Nel 2022 è stato nominato membro della giuria internazionale della 59a Biennale di Venezia e curatore della sezione “Modern” di Art Dubai.

Nadia Kaabi-Linke
è un’artista multimediale contemporanea con sede a Berlino e Kiev.
Le sue opere sono state esposte e sono presenti in collezioni di fama mondiale, tra cui il Museum of Modern Art e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, l’M+ Museum di Hong Kong, il Centre Pompidou di Parigi, la Sharjah Art Foundation negli Emirati Arabi Uniti, il Dallas Museum in Texas e il FRAC Pays de Loire in Francia. Ha partecipato a mostre personali
presso il Darat Al Funun di Amman, il Kunst-Museum di Bonn, il Dallas Contemporary, il Mosaic Rooms di Londra e il Calouste Gulbenkian di Lisbona. Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e biennali internazionali come la Biennale di Lione, la Triennale di Bruges, la Biennale di Liverpool, la Biennale di Sharjah, il Martin Gropius Bau di Berlino, il Martha Hereford Museum, il Louisiana Museum, in Danimarca, il Nam June Paik Art Center di Seoul, la National Gallery of Art di Varsavia, il KW Institute e la House of World Culture (HKW) di Berlino.

Michael Höpfner
Nato nel 1972 a Krems/Donau, Austria, insegna all’Accademia di Belle Arti di Vienna ed è rappresentato dalla Galleria Michela Rizzo, Venezia e dalla Galerie Hubert Winter, Vienna.
2024 The Parlament of Marmots, Biennale Gherdeina 9, (a cura di Lorenzo Giusti), Val Gardena; Stay With Me, (a cura di Andrea Lerda), Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Michael Höpfner, Walk All The Lies Away, Galleria Possibila, Bucharest; 2023 Michael Höpfner, Stay With Me, (a cura di Andrea Lerda), Museo della Montagna, Torino; Hamish Fulton – Michael Höpfner, FROM HERE TO TIBET, pubblicato da Humboldt Books, Milano; 2022 Walk! Yuji Agematsu, Allora & Calzadilla, Francis Alÿs, James Bridle, Tiffany Chung, Sebastián Díaz Morales, Hamish Fulton, Özlem Günyol & Mustafa Kunt, Fabian Herkenhoener, Jan Hostettler, Michael Höpfner, Kubra Khademi, Bouchra Khalili, Pope.L, Milica Tomić (a cura di Fiona Hesse), Schirn Kunsthalle, Frankfurt; 2021 Vienna Biennale for Change 2021, MAK Wien, 2020 Michael Höpfner, Durchwanderte Kreisläufe / Cicli Attraversati, State Gallery Lower Austria.

La Boîte

Fondata nel 2007, La Boîte si propone come laboratorio di ricerca e sperimentazione per gli artisti, fornendo supporto per la creazione, la produzione, la distribuzione e la mediazione del loro lavoro in Tunisia. Gli artisti creano liberamente, senza vincoli commerciali o censure. La Boîte produce, espone ed eventualmente acquista, costruendo una propria collezione di oltre 200 opere, ora esposte nei locali della società che la sostiene .La Boîte opera ovunque le persone si trovino, nel loro luogo di lavoro o di studio. Opera nelle aziende (La Boîte-La Charguia), nelle università (Chapelle Sainte-Monique de l’IHEC Carthage) e nelle regioni, a Djerba in collaborazione con il centro culturale Agora Djerba e a Gabès dove lavora presso l’ISAM Gabès e il Musée des Arts et Traditions Populaires (La Boîte Hors-Tunis).

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