Fiera Internazionale del Libro di Tunisi: un Primo Maggio di libri e nuove scoperte

3 minuti

Come ogni anno, non ho voluto mancare al grande appuntamento della 39ª edizione della Fiera Internazionale del Libro di Tunisi. Ho avuto l’opportunità di visitare la fiera il 1° maggio, una data simbolica dedicata ai lavoratori. Appena arrivata davanti al Parco delle Esposizioni del Kram, mi sono trovata davanti a una scena che scalda il cuore: quattro lunghissime file. Nonostante il sole cocente, tante persone attendevano pazientemente il loro turno per entrare.

C’erano famiglie, giovani studenti, anziani appoggiati ai bastoni, bambini emozionati. Diverse generazioni e culture si univano nel nome della lettura. Il parcheggio era gremito di pullman provenienti da diverse città tunisine, a testimonianza dell’entusiasmo e della partecipazione da ogni angolo del Paese. Ho atteso circa mezz’ora in fila, seguita da altri venti minuti all’ingresso principale, dove si svolgevano i controlli di sicurezza. I visitatori, armati di pazienza e curiosità, erano pronti a immergersi nel mondo dei libri. Dopo una lunga attesa, sono finalmente riuscita a entrare: tutti gli stand erano affollati.

Numerosi incontri, conferenze e laboratori animavano la fiera, coinvolgendo autori, editori e lettori in un dialogo vivace e stimolante. Erano presenti anche ospiti e partecipanti provenienti da diversi Paesi: Spagna, Venezuela, Russia, Arabia Saudita, Turchia, Palestina, Oman, Algeria… mentre la Repubblica Popolare Cinese era l’ospite d’onore dell’edizione di quest’anno. Alcuni partecipanti, soprattutto bambini, hanno presentato diversi spettacoli indossando abiti tradizionali per far conoscere il patrimonio immateriale e la cultura tunisina, accompagnati da canti tunisini.

Nello stand cinese, i bambini tunisini hanno presentato le arti del karate e non solo; vi erano anche medici cinesi che hanno illustrato l’agopuntura, la tecnica più conosciuta della medicina cinese. Ho potuto assistere a due presentazioni di libri. La prima è stata moderata dal grande storico e archeologo tunisino M’hamed Hassine Fantar, che ha presentato il libro scritto da Nadia Ghrandi Ezzine, intitolato “La perception de la religion punique dans la littérature latine.” Questo lavoro si concentra sul modo in cui la religione dei Cartaginesi è stata percepita e rappresentata nella letteratura romana, in particolare mettendo in evidenza la visione negativa che ne avevano i Romani e i Greci, soprattutto attraverso racconti di sacrifici umani e rituali considerati barbarici. L’autrice analizza queste percezioni distorte, mostrando come siano state utilizzate per opporre i valori religiosi romani a quelli cartaginesi.

Passando dal mondo storico a quello dell’arte culinaria e delle influenze culturali e mediterranee sulla cucina tunisina, ho assistito alla presentazione del nuovo libro “La vie en Sauce” di Héla Msellati, pubblicato da Hkeyet Edition. Héla Msellati, scrittrice del libro “Piments et compagnie e Chroniques gourmandes de Méditerranée”  pubblicato dalla casa editrice Arabesques, è un nome di spicco nel panorama culturale. La sua voce trova eco anche nel mondo digitale, grazie al suo canale YouTube “Men hadra el hadra”, dove racconta storie e tradizioni. Inoltre, la sua penna e il suo spirito creativo si estendono oltre il web, con la produzione di cronache radiofoniche che arricchiscono le onde di Radio Tunis Chaîne Internationale (RTCI), emittente con la quale collabora da anni, dando vita a racconti che intrecciano passato e presente.

“La vie en Sauce” è un racconto che si fa viaggio nel tempo e nelle emozioni, un incontro transgenerazionale che unisce le vite di una donna matura e di una giovane adolescente in cerca di sé stessa, in un delicato e incessante gioco di identità. La scena si svolge a La Goulette, cuore pulsante della gastronomia tunisina, dove l’aria è pregna del profumo avvolgente dei bricks, simbolo di un popolo che si nutre di tradizioni e sogni. L’incontro è stato moderato da Moufida Bannour.

La fiera si svolge fino a domenica 4 maggio 2025, offrendo un’occasione imperdibile per immergersi in nuove pubblicazioni e scoprire orizzonti di culture vicine e lontane. È essenziale stimolare, soprattutto nei bambini, l’amore per la lettura.

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