Una cosa a cui non si sfugge in Tunisia è la qualità e varietà del formaggio: soprattutto se vi cimentate a preparare qualche piatto italiano ad amici e parenti tunisini, vi sarete trovati in difficoltà per trovare un formaggio buono. Il formaggio infatti non fa parte della cucina tradizionale tunisina: ora si avvicinano a questo prodotto e si trovano le varietà Cheddar, Gruyèr, Edam, Gouda, mozzarella, burrata, formaggi affumicati, ricotta, primo sale, demi sel e delle formagelle. Una nota d’orgoglio va alla Toma di Bizerta che ha vinto diversi premi. Vi ho elencato le varietà maggiormente vendute, ma se si trova un produttore avrà qualche altro formaggio non citato. Nei supermercati si trovano anche i formaggi importati, sia francesi che italiani. A parte quelli importati, la differenza la noterete subito: il gusto è diverso, la consistenza e la resa non saranno uguali a ciò a cui eravate abituati. Partendo dall’acqua, all’erba che mangiano le mucche, fino aii fermenti aggiunti al formaggio in fase di produzione, avere lo stesso prodotto è impossibile.
Una nota a parte va fatta per il formaggio grattugiato. Nei supermercati le buste di “formaggio grattugiato” ricoprono un bel po’ del banco frigo, vi si aprirà un mondo. Innanzitutto è grattugiato molto grosso e non come siamo abituati, e il sapore non ha nulla a che vedere! Pertanto quando lo acquistate siate aperti a nuovi gusti e rese diverse, non aspettatevi lo stesso prodotto altrimenti resterete delusi. La prima cosa da scartare sono le preparazioni alimentari, dicitura che trovate scritta in alto alla busta: non è formaggio, ma una base grassa al gusto di formaggio, solitamente economica, ma diciamo che nè in sapore nè in gusto non fa per noi, costa circa quattro volte meno del formaggio grattugiato “vero” ovvero non preparazione alimentare, ma assolutamente non vale la pena provarlo, il sapore di margarina è dominante, la resa è buona perchè “fila” molto ma a parte questo non è prodotto adatto alle nostre abitudini culinarie. Il consiglio è di leggere le etichette degli ingredienti. Anche nella grande distribuzione, nelle marche diciamo piu’ prestigiose, troverete la dicitura burro, che in realtà è margarina. Se devo mettere un formaggio che sa di margarina, onestamente ne faccio a meno.
Ci sono dei produttori italiani in Tunisia che vendono ottimi prodotti, i prezzi sono come i formaggi importati. Settimana scorsa ho preso una burrata da 200 grammi a circa 8 dinari per darvi un’idea. Non è uguale a quella italiana, prodotta in Italia, ma è migliore di quelle prodotte in Tunisia da ditte tunisine per lo stesso prezzo. Un ottimo prodotto in Tunisa è la ricotta fresca: la qualità è eccellente, i negozietti che la vendono al dettaglio vengono riforniti quotidianamente, pertanto il prodotto è sempre fresco. Non consiglio con la stessa enfasi quelle confezionate nei supermercati, ma chiaramente è gusto personale. Resta il fatto che il prezzo del formaggio in Tunisia è decisamente elevato, pertanto resta un prodotto di nicchia.
A questo proposito, l’ambasciata Svizzera ha finanziato un progetto per la protezione della natura e dell’ambiente a Korba, Atpne Korba, creando, tra le altre cose, un caseificio artigianale e permettendo a sette giovani donne di essere formate da Swisscontact sulle tecniche di produzione del formaggio fresco. Un’iniziativa bellissima che evidenzia l’interesse sempre più crescente per il settore caseario.
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