Gol alle porte del Sahara di Teresa Capezzuto: una storia di sport ed amicizia in Tunisia

Il racconto interattivo dell’autrice bergamasca è ambientato in Tunisia, alle porte del Sahara. I lettori vengono così trasportati alla scoperta di culture e abitudini diverse dalle proprie, con un messaggio importante sull'amicizia e sul fare squadra
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Gol alle porte del Sahara (Il Ciliegio edizioni, 2020, 100 pagine) è il libro di esordio nella narrativa per ragazzi di Teresa Capezzuto, autrice bergamasca, già apprezzata poetessa. Il libro si rivolge ai bambini dai sei anni in su ed è illustrato da Albertina Neri. I piccoli lettori vengono attivamente coinvolti nella storia: alla fine di ogni capitolo, diverse schede con giochi, attività e mini laboratori per ritornare sulle pagine lette.

L’idea del libro nata da un viaggio che l’ha portata alle porte del Sahara: “Dalle forti suggestioni vissute durante un mio viaggio proprio alle porte del Sahara, in sella a uno scatenato dromedario, tra deserto e oasi, tutt’attorno le dune dorate, incontrando la gente del posto, assaporando un’atmosfera per certi aspetti anche fiabesca – spiega la scrittrice -. Ho condito la realtà con un pizzico di fantasia, che rende migliore il mondo, scegliendo poi di far vivere ai personaggi una bella avventura sportiva e di crescita. Si sa, lo sport vuole dire soprattutto inclusione, stare bene insieme condividendo le regole del gioco”.

L'autrice Teresa Capezzuto, scrittirce e giornalista bergamasca

Il libro vede come protagonista Ribigeir, che inseguendo la sua palla Lalla viene catapultato alle porte del Sahara, ritrovandosi nel “paese dei quattro zampe gobbuti”. Dario il dromedario lo ingaggia come allenatore di calcio per provare a vincere un prestigioso torneo internazionale. E così il nostro allenatore conosce gli altri componenti della squadra: Mani di pietra, Gamba di sedano, Bo, Spillo e Birillo, Quattropolmoni, Puzzola, Dario e Mario i quattro zampe gobbuti, Mangiapalloni e Amira. Tra giri nel suq per comprare tutto l’occorrente per gli allenamenti e un buon cous cous per il pranzo, che diventa il punto di partenza per lanciare un messaggio: come il cous cous si compone di diversi ingredienti, “Anche in campo ogni giocatore dovrebbe mettersi al servizio della squadra a cui appartiene. In un gruppo l’IO conta in relazione al NOI”. Un’avventura emozionante, dove i giovani protagonisti impareranno a fare leva sulle proprie forze con spirito di squadra. Dentro la storia si trovano anche consigli pratici sui fondamentali del gioco del calcio.

Ci sono diversi riferimenti alla Tunisia: il Sahara, il cous cous, il luogo dell’allenamento è il lago salato (Chott el Jerid), la casa dove vive la famiglia di Mani di pietra, che è scavata nella roccia (le case troglodite nel sud tunisino).

Questa squadra, colorata e strampalata, ci fa divertire e insieme conoscere un mondo sconosciuto a molti di noi, ma in fondo non tanto diverso dal nostro. La dimensione giocosa e ludica così si mescola all’aspetto interculturale – aggiunge Teresa CapezzutoQuesto libro, da leggere e con cui si può giocare, creare e imparare, vuole essere un inno all’amicizia, all’importanza di fare squadra, credendo sempre nei propri sogni e capacità! L’ho dedicato a mia mamma, Edda, e a tutti i bambini e le bambine del mondo. Ho pensato al loro sorriso, che va sempre difeso, e ai loro tanti colori”.

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Gol alle porte del Sahara: il booktrailer

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