Conosco Jasmin, ora 57 anni, circa una quindicina di anni fa e trovo la sua storia molto interessante e magari d’ispirazione per altre persone che stanno valutando se trasferirsi oppure no. Parto con il raccontarvi che nel 2013 quando mi sono trasferita io, lei mi aveva detto che non se la sarebbe sentita di fare un passo così, un mondo cosi diverso da quello che eravamo abituate, ma allora cosa le ha fatto cambiare idea?
La storia inizia così: Jasmin lavora in Ticino ed è residente vicino a Luino, lei è Svizzera ma aveva comperato casa in Italia, per cui si trovava a fare la frontaliera, ben consapevole che sarebbe uscita di casa ogni giorno alle 5 del mattino per rincasare tra le 18 e le 19 di sera. Un sacrificio che fanno in tanti, ma vi assicuro che è pesante da sostenere. Vive con suo marito tunisino e la loro cagnolina Bella. La vita procede tranquilla, finché al lavoro le cose cambiano, i ritmi diventano sempre più stressanti e lei cade in burnout. Con questo brutto evento, maturano l’idea di lasciare tutto e venire in Tunisia, cosa che avevano già previsto, ma sarebbe stato un progetto da realizzare più avanti: il marito di Jasmin è figlio unico e avevano pensato che poi in pensione si sarebbero trasferiti per stare più vicini ai genitori di lui, siccome si sentiva responsabile per la loro vecchiaia.
Il destino invece li mette davanti ad una scelta per la salute di Jasmin, per potersi riprendere dal suo esaurimento e vivere un po’ più serena. La decisione è stata veloce: a dicembre decidono e a giugno partono. Si vede che era scritto così nel loro destino: riescono a vendere casa e a fare tutte le pratiche necessarie per la partenza sia loro che della loro cagnolina Bella, che necessita di particolari vaccini e di un benestare del veterinario sullo stato di salute. A pratiche terminate, tutto impacchettato e consegnato al trasportatore, si parte!
Era giugno 2019, la nuova avventura ha inizio. I primi sei mesi non sono stati facili, perché mentre costruivano il loro appartamento, vivevano insieme ai genitori del marito. Il cantiere anche ha portato diversi malumori e nervosismi, per i ritmi tunisini e il modo di lavorare ci vuole un grande senso di adattamento. Idee che venivano bocciate dai muratori, assenteismi, cambio operai….insomma tutti i problemi che chiunque ha costruito casa in Tunisia conosce benissimo. Il loro appartamento è sopra quello dei suoceri, almeno il cantiere era sotto controllo. L’appartamento al 7 gennaio 2020 è finalmente pronto e Jasmin non vede l’ora di riprendere i suoi spazi e la sua privacy. Purtroppo scopre che nei cartoni che aveva stipato in una camera, sono entrati i topi, scarafaggi e chissà che altro, la cosa la turba molto e le dà un bel po’ di lavoro per disinfettare ogni cosa prima di riporla.
La sua priorità era di riprendersi la sua salute dopo la depressione e piano piano con la sua casa ha ripreso i suoi ritmi. Adora il mare e vivere così a stretto contatto l’ha aiutata nei momenti difficili. Andava a fare una passeggiata con la cagnolina e tutto prendeva di nuovo una visuale più positiva. La semplicità della vita, con meno stress, l’aiuta a rimettersi di nuovo in salute. Il fatto di vivere giorno per giorno come fanno i tunisini senza mettere troppa ansia sul futuro le giova molto. Nonostante questo trova ancora difficile, dopo quattro anni, ancora rilassarsi veramente, perché dopo una vita a correre, a dover rispettare termini e incombenze, ci vuole un po’ a cambiare mentalità, piano piano un passo alla volta si cerca di abituarsi al nuovo Paese d’adozione.
Jasmin da fine settembre 2019 non si è mai spostata dalla Tunisia. Ha amici con cui si sente regolarmente, che sono in Italia e in Svizzera, ma fisicamente non si è più allontanata. Le mancano i nostri sapori, per esempio i nostri formaggi Svizzeri, il cioccolato, ma si sta adattando anche ai prodotti locali. Ha anche imparato a cucinare i piatti tipici tunisini, nonostante prima non amasse particolarmente cucinare: avendo più tempo si è cimentata anche in ciò. Lei a casa ha sempre preparato molte varianti dei biscotti di Natale, cosa che qui dice, che non le vengono bene come su: le materie prime sono diverse (soprattutto il burro) e si manipolano differentemente dando un altro risultato, però non demorde e prepara ancora i biscotti di Natale, anche se con meno varianti.
La grande difficoltà che ha trovato è con il permesso di soggiorno: dopo quattro anni ancora non ne è in possesso, nonostante abbia già pagato per tre permessi, ogni volta lo perdono e la rimandano di settimana in settimana. Questo è veramente poco accettabile per la nostra mentalità. Dopo due anni era un po’ stufa di stare a casa, avendo lavorato per tutta la vita, ma ha trovato difficoltà a trovare lavoro, perché danno priorità a chi è di nazionalità Tunisina. Dopo un po’ di ricerche le viene fatta la proposta da parte dell’albergo vicino a casa di prendere in affitto la SPA. Ma purtroppo le cose non sono andate come concordato: per esempio doveva ristrutturare e poi sarebbe stata rimborsata dei lavori, ha cercato dipendenti che poi non si presentavano al lavoro, cosa usuale, ma lei non avendo avuto questi contatti si è trovata spiazzata a dover lavorare in questo modo. L’avventura non si conclude bene, tra personale e promesse non mantenute la SPA chiude dopo poco.
Torna alla sua idea iniziale: un negozietto davanti a casa sua, che aveva già cominciato a costruire. Ha la fortuna di trovare un’inserzione per tutta la merce e l’ arredamento a buon prezzo e coglie la palla al balzo; in men che non si dica il negozio è arredato e fornito! L’attività adesso sta andando bene: certo le difficoltà ci sono, come l’aumento dei prezzi di alcuni generi, che oscillano di volta in volta e lei deve adeguarli, ma è un’esperienza positiva.
Jasmin è molto contenta della scelta che ha fatto, sia per la sua salute, che per il fatto che ha potuto passare molto più tempo con la sua cagnolina. Oggi ha anche le galline, che le danno le uova che in parte vende nel suo negozio e in parte utilizza per il consumo personale, ha adottato diversi gatti (che stanno fuori casa perché Bella non li accetta), ma lei li accudisce tutti quanti, i ritmi di vita hanno preso un ritmo più naturale e meno stressante di prima. La scelta che ha fatto è stata audace, ma si è rivelata vincente, e la rifarebbe perché è felice!
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