Immaginate un libro che attraverso il volo di un uccello e i suoi momenti di riposo, quando si posa sul tetto di una casa, sulla cima di un faro, sulla cupola di una moschea, accompagna il lettore in un viaggio atemporale. Immaginate questo libro fatto di fotografie e di racconti che trasmettono la storia e le storie di una città antica e leggendaria come Mahdia, un luogo che persiste nel tempo, mantenendo il suo fascino e il saper fare della sua gente, quegli artigiani su una via della seta tutta mediterranea. Poi aprite gli occhi e sfogliate “Mahdia Intemporelle”, il libro voluto da Hassine Labaied, direttore generale di Skila, il marchio di sciarpe di seta più noto della Tunisia, fatte a Mahdia.
L’opera, pubblicata ad agosto e presentata venerdì 15 novembre nella splendida cornice dell’Ennejma Ezzahra Palace di Sidi Bou Said, è nata con la collaborazione dell’artista e fotografa Mona Fkih Khouaja, che ha fornito le foto e di Nadia Zouari, giornalista, che si è occupata dei testi. “Un libro che non è un libro di storia – spiega Hassine Labaied – non è un libro di foto e non è un libro accademico”. È un sogno realizzato, nato da una promessa fatta al padre di Hassine, Héchmi, cui il libro è dedicato, di raccontare Mahdia e di trovare un modo per renderle omaggio.Così dall’incontro fra Hassine Labaied e Mona Fkih Khouaja, lo sguardo di questo sogno, e Nadia Zouari, che ne ha scritto le parole concise e accattivanti, è nato questo libro.
«Volevamo raccontare Mahdia come un ricordo d’infanzia” spiega Mona Fkih Khouaja, che definisce la città “un paradiso per i fotografi fatto di pescatori, artigiani, tradizioni, festività”. La fotografa rimanda questo paradiso attraverso la scelta di foto in bianco e nero che, con la prospettiva dell’uccello, escono dall’immagine stereotipata della città per turisti per gettarci in quella vera: la città con la sua storia, le cui vestigia sono ancora lì a raccontarne la grandezza. Mahidia, per un periodo nel passato è stata capitale di un grande impero, quello dei Fatimidi, fondato al Cairo, città con cui condivide tanti elementi proprio per questo legame storico. Filo conduttore del libro è Skila, maison fondata dieci anni fa, che basa il suo lavoro sulla tradizione e sul saper fare degli artigiani locali. Malek Hamza, cofondatrice del marchio, parla di appartenenza, radici, di una missione dell’azienda che è dal primo giorno quella di promuovere e valorizzare la seta naturale a Mahdia, città àncora dell’azienda. “Mahdia – spiega – è luogo che coltiva un saper fare millenario, è città profondamente mediterranea, elementi che mettiamo in ogni sciarpa che creiamo”.
L’evento di presentazione del libro è stato anche occasione per lo staff di Skila di presentare un altro marchio, appena lanciato, Nsija . “Occorre perseverare e essere coerenti con la strategia – spiega Hassine Labaied -. Skila ha un impatto culturale, e in questo solco abbiamo aperto un altro grande polo, laboratorio e atelier, fra Mahdia e el-Jem, ancora più grande di quelli che abbiamo a Mahdia, che dà lavoro a tanti artigiani, uno spazio integrato pensato per diventare anche un centro culturale per i turisti e per la comunità”. In questo luogo, culla del nuovo marchio Nsija, si creano tessuti contemporanei e unici, fatti a mano come per tutti i pezzi di Skila, utilizzando fibre naturali di prima qualità. Ogni articolo è tessuto utilizzando telai in legno tradizionali e antichi che incarnano un know-how ancestrale ben conservato.
Inoltre, nel corso della serata di lancio del libro, è stato annunciato che il marchio Skila ha creato una filiale a Parigi con un partner internazionale, Chiheb Mahjoub. Le ragioni per l’internazionalizzazione secondo Mahjoub, esperto nel lancio di marchi di lusso, sono la qualità e l’eccellenza di questa maison: “Se solo si pensa che per una sciarpa occorrono 20.000 movimenti” afferma l’uomo d’affari “questo basterebbe, ma in più c’è l’etica che incarna questo marchio”. Dunque, un libro che racconta una città, una città che racconta una storia, una storia che parla di persone che hanno saputo fare impresa e che, rendendo omaggio ai propri avi e rispettando le proprie tradizioni, stanno facendo innovazione e portando futuro. Mahdia Intemporelle è un invito nel blu di una bella e antica città del nostro mare Mediterraneo.
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