Bassem Trifi, avvocato e presidente della Lega tunisina per la difesa dei diritti umani (LTDH), ha segnalato martedì 7 maggio 2024, durante la sua intervista su Express Fm, che Saadia Mosbah, presidentessa dell’associazione “Mnemty”, è stata posta in stato di fermo per un periodo di cinque giorni per fini investigativi: lo riporta Business News. Ha valutato che la questione riguardasse la verifica dei finanziamenti ricevuti dall’associazione.
Trifi ha dichiarato che una perquisizione è stata condotta ieri sera presso la residenza di Saadia Mosbah e presso la sede dell’associazione, dopo di che è stata trasferita presso la sede della brigata di guardia a El Aouina, su ordine del procuratore della Repubblica presso il polo economico e finanziario di Tunisi.
Il presidente della LTDH ha sottolineato di aver ricevuto una chiamata da Saadia Mosbah il 1° maggio riguardante una presunta “campagna razzista” orchestrata nei suoi confronti sui social media, aggiungendo che stava preparando una denuncia a tal riguardo.
Trifi ha condannato la campagna orchestrata contro i migranti subsahariani sui social media, così come le accuse rivolte alle associazioni secondo cui le stesse li aiuterebbero a stabilirsi in Tunisia.
In questo contesto, ha evidenziato che la Tunisia è un punto di passaggio per i migranti irregolari verso lo spazio europeo, assicurando che vi sia un attacco popolare contro i subsahariani e contro tutti coloro che difendono i loro diritti umani.
Il presidente della Lega ha esortato al trattamento degli immigrati con umanità, evitando di brutalizzarli o maltrattarli. Ha inoltre invitato le autorità tunisine a chiarire il modo e il mezzo di arrivo dei subsahariani sul territorio tunisino, tenendo conto della protezione delle frontiere terrestri algerine e libiche.
Articolo tradotto avvalendosi di ChatGPT
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