Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) non ha ricevuto nessuna richiesta da parte delle autorità tunisine per la revisione del suo programma di riforme, ha fatto sapere Jihad Azour, direttore del dipartimento Medio Oriente e Asia centrale del FMI: lo riporta La Presse.
“Ogni riforma ha delle ripercussioni che bisogna ridurre focalizzandosi sulle prospettive positive e ciò che stiamo facendo coordinandoci con le autorità tunisine” ha indicato in una conferenza stampa tenutasi a margine delle riunioni di primavera del FMI.
Azour ha sottolineato che il FMI continuerà a sostenere la Tunisia segnalando che altre istituzioni internazionali hanno promesso di sostenerla per risolvere i problemi di inflazione e garantirne la stabilità economica.
“Il programma di riforme proposte dalla Tunisia è un tema di negoziazioni continue con il FMI da più di 12 mesi, tenendo conto delle sfide e delle prospettive per il futuro che necessitano di investimenti, soprattutto per quanto riguarda il settore privato” ha aggiunto.
In questo contesto, ha sottolineato l’importanza di valutare l’efficacia delle imprese pubbliche e di trovare delle soluzioni all’impatto dei loro debiti sull’economia nazionale, mettendo l’accento sulla necessità di incoraggiare i finanziamenti del settore privato.
Azour ha indicato che esiste un insieme di misure messe in atto dal governo tunisino per riorientare il sistema di protezione sociale per renderlo più specifico e che vada a beneficio delle persone più bisognose.
D’altra parte, il responsabile ha sottolineato che il programma di riforme tunisino prevede anche la riforma del sistema di compensazione per farne beneficiare le persone che ne han più bisogno oltre alla riforma fiscale per garantire equità.
Il programma di riforme tunisino è stato approvato dagli esperti del FMI alla fine dello scorso anno, ma il dossier per l’ottenimento di un credito di 1,9 miliardi di dollari non è in stato di avanzamento da 48 mesi.
Il consiglio di amministrazione del FMI aveva deciso all’inizio dell’anno di sospendere lo studio del dossier della Tunisia, ma una fonte del FMI ha svelato all’agenzia TAP, a margine delle riunioni di primavera, che una nuova data sarà fissata in coordinamento con le autorità tunisine per ridiscutere del dossier.
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