Il tasso d’inflazione si è ridotto all’8,1% nel mese di dicembre 2023 (rispetto all’8,3% del mese di novembre 2023), il tasso più basso da agosto 2022, secondo l’indice dei prezzi al consumo familiare pubblicato venerdì 5 gennaio 2024 dall’Istituto nazionale di statistica (INS).
Come riferisce Webdo, da agosto 2022 il tasso di inflazione ha continuato ad oscillare intorno al 10%, raggiungendo il 10,4% lo scorso marzo per poi iniziare a diminuire, arrivando al 9% nel settembre 2023, all’8,6% lo scorso ottobre e all’8,3% a novembre. A dicembre 2023, l’inflazione si è ridotta all’8,1%, secondo una nota pubblicata dall’INS sull’indice dei prezzi al consumo. Questa diminuzione dell’inflazione, nonostante l’aumento mensile, è dovuta al rallentamento del ritmo di aumento dei prezzi.
Tuttavia, nonostante questo calo, la Banca Centrale della Tunisia prevede un tasso medio di inflazione del 9,4% nel corso del 2023, rispetto all’8,3% nel 2022 e al 5,7% nel 2021. Una nota della BCT indica che l’inflazione diminuirà progressivamente al 7,7% nel 2024 e al 5,8% nel 2025, ma dovrebbe mantenere un livello elevato nel medio termine. D’altra parte, un rapporto delle Nazioni Unite prevede un rallentamento dell’inflazione, che dovrebbe scendere dal 9,4% del 2023 all’8,9% del 2024.
La BCT ritiene che l’aumento dei salari, l’incremento continuo dei prezzi dei prodotti a livello internazionale, la diminuzione della produzione e dell’esportazione nazionale (in particolare di fosfati, petrolio, agricoltura…) e l’aumento della domanda dei prodotti di importazione siano tutti fattori che possono alimentare l’inflazione.
Articolo tradotto e redatto avvalendosi dell’aiuto di ChatGPT
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