A seguito della condanna da parte del Tribunale militare dell’attivista del Fronte per la Salvezza Nazionale (FSN), Chaima Issa, a un anno di carcere con sospensione condizionale per una dichiarazione radiofonica, il FSN ha dichiarato pubblicamente mercoledì 13 dicembre che ‘perseguire uomini politici per le loro dichiarazioni ai media costituisce una grave violazione della libertà di espressione e dell’azione politica indipendente‘.
Come riportato da Realités, Il FSN ha inoltre considerato che ‘processare civili davanti ai tribunali militari costituisce una violazione della legge tunisina e delle disposizioni costituzionali e delle pertinenti convenzioni internazionali‘. Tali persecuzioni, definite ‘ingiuste’ nel comunicato, sono diventate, secondo quanto dichiarato, ‘una politica generale seguita dalle autorità nei confronti di vari cittadini, in particolare uomini politici, operatori dei media e blogger’. Il Fronte per la Salvezza ha anche affermato che ‘la minaccia di imprigionamento non raggiungerà l’obiettivo del potere di zittire l’opposizione democratica. Al contrario, rafforzerà soltanto la determinazione a continuare la lotta finché non sarà ripristinata la legittimità costituzionale...’
Si ricorda che la dirigente del FSN, Chaîma Issa, è apparsa martedì 12 dicembre 2023 presso il Tribunale Militare Permanente di Prima Istanza di Tunisi per ‘offesa alla persona del Presidente della Repubblica‘, ‘incitamento dei militari alla disobbedienza‘ e ‘diffusione di voci minacciose per la sicurezza pubblica‘ in relazione a dichiarazioni rilasciate a una stazione radiofonica. È stata inoltre arrestata il 22 febbraio 2023 nell’ambito della ‘congiura contro la sicurezza dello Stato‘. È stata rilasciata solo il 13 luglio insieme all’avvocato Lazhar Akremi ed è stata sottoposta a divieto di viaggio e di apparizione negli spazi pubblici.
© Riproduzione riservata
Questo articolo è stato redatto e tradotto avvalendosi anche di ChatGPT.
Sostieni il nostro lavoro, basta un click!
INSERT_STEADY_CHECKOUT_HERE