La Tunisia ha lanciato quest’anno una quarta sottoscrizione nazionale per raccogliere 700 milioni di dinari (225 milioni di dollari). La sottoscrizione è destinata a finanziare il bilancio dell’anno in corso, in un contesto di incapacità nel ottenere prestiti dall’estero, riferisce Realités.
Il governo tunisino ha già raccolto oltre 800 milioni di dollari attraverso le tre precedenti sottoscrizioni nazionali avviate quest’anno. Queste sottoscrizioni sono una forma di obbligazioni prestitizie rivolte ai cittadini tunisini. Gli investitori possono sottoscrivere obbligazioni di Stato a diversi tassi di interesse.
Il Paese fatica ad ottenere prestiti dall’estero
La Tunisia ha fatto ricorso alle sottoscrizioni nazionali per finanziare il suo bilancio, data la scarsità di finanziamenti esterni. Il Paese sta facendo fatica a stabilizzare le sue finanze pubbliche e gli investitori stranieri sono restii a concedere prestiti.
Il governo tunisino ha dichiarato il mese scorso che il deficit di bilancio per il 2023 passerà dal 5,2% inizialmente previsto al 7,7% del PIL. Ciò significa che il Paese dovrà prendere in prestito di più per finanziare le sue spese.
Le sottoscrizioni nazionali sono una soluzione temporanea
La ministra delle Finanze, Sihem Boughdiri, ha affermato che la Tunisia ha fino ad ora ripagato l’81% dei suoi rimborsi del debito estero dovuti nel 2023. Ha garantito che il Paese continuerà a rispettare i suoi obblighi nonostante le enormi pressioni sulle finanze pubbliche.
Infatti, la Tunisia si trova di fronte a una grave crisi finanziaria. Il Paese ha bisogno di denaro per finanziare il suo bilancio, ma sta avendo difficoltà a ottenere prestiti dall’estero. Le sottoscrizioni nazionali sono una soluzione temporanea, ma non saranno sufficienti a risolvere i problemi della Tunisia.
Articolo tradotto e redatto utilizzando anche Chat GPT
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