Dopo la mia lunga pausa estiva si ritorna alla normalità tunisina, o almeno così si cerca di fare. Sono stata assente sei settimane e mi sembrano sei anni. Non capisco se durante l’assenza ho rimosso una parte di “tounsia” che è in me o in effetti questa estate tunisina sia stata “pesante” non solo a livello di clima. Mai come questo anno leggo post di gente che è venuta in Tunisia in vacanza e lamenta disservizi e poca gentilezza. Questa per me è una novità. Solitamente, si possono leggere dei commenti negativi sulla pulizia, magari le strutture non in linea con le aspettative, ma commenti sulla poca gentilezza erano rari, anche perché credo che il popolo tunisino si distingua proprio per un grande animo gentile e generoso.
Da un lato io comprendo benissimo questo stato d’animo, di cui faccio parte pure io. I prezzi sono sempre più alti, dai beni di prima necessità, fino alle uscite e alle spese extra. I libri scolastici anche sono aumentati dallo scorso anno, così come zaini, grembiuli, ecc… Una parte della popolazione vive bene, non ha grandi problemi, ma l’altra parte fa sempre più fatica a mantenere un livello medio di vita. Inoltre, come ogni fine estate, a molte persone resta la frustrazione di vedere i loro connazionali che vivono all’estero, venire a trascorrere le vacanze con auto di lusso e spendendo senza problemi. Certo il cambio è favorevole, ma ora una cena al ristorante, costa mediamente il doppio di qualche anno fa, passare una giornata al mare con un servizio di all inclusive costa tra i 60 e 80 dinari a persona (per le destinazioni medie e senza alcolici, se si cerca il lusso si elevano i prezzi di molto). Si fa prepotente il falso mito che all’estero si guadagna tantissimo e si può fare una vita agiata. Questo è un argomento di cui parlo spesso con le persone del mio quartiere. Ciò che vedono in due settimane di soggiorno, non è la realtà quotidiana e dietro quello sperperare ci sono mesi di restrizioni. Soprattutto parlo con i ragazzi più giovani che ovviamente ingolositi da ciò che vedono, scelgono l’immigrazione irregolare basata su un sogno di vita non reale.
Per fare qualche esempio concreto di prezzi alti, al di fuori di cibo e uscite vi faccio partecipi della mia esperienza personale. Mia figlia deve mettere l’apparecchio fisso. Ho fatto un preventivo dal suo dentista precedente e costa 4.500 dinari, ho fatto fare un secondo preventivo da un’ortodentista e costa 5.200 dinari, più la visita e consultazione di 70 dinari e una radiografia frontale di 65 dinari e ulteriore radiografia laterale a 60 dinari. Non bastasse il costo elevato, ho atteso 50 minuti per ricevere il preventivo con appuntamento fissato. Arrivo a casa e il preventivo è impostato in modo errato, nel senso che al termine della cura il costo totale sarebbe di 6.500 dinari. Se mi rivolgo ad una professionista del settore mi aspetto un comportamento e un preventivo corretto. Inoltre mi chiedevo, io controllo praticamente tutto, ma chi non controlla? Cosa succede?
Un altro esempio molto più banale da fare e per ridere anche un po’ di questa situazione al limite del ridicolo è stata la sera della cena di redazione de L’Altra Tunisia. Siamo andati sul lungomare della Goulette. Si può posteggiare a fianco al marciapiede e così facciamo. Siccome ero in ritardo a causa del divertimento personale di google maps a cui piace mandarmi nelle stradine senza senso, scendiamo con una certa fretta. Qualcuno dietro di me urla… non ci faccio caso… veniamo inseguite e in malo modo mi dice che dobbiamo pagare il posteggio. La mia collega gli sta per dare i soldi e io chiedo il ticket (nei parcheggi custoditi a pagamento si paga e si riceve il ticket come ricevuta), mi dice che è privato che non da il ticket. Ok, gli faccio i complimenti per aver comperato la strada comunale e gli dico che chiamo la polizia. Prima fa il gradasso e poi scompare alla velocità della luce. Adesso, o chiedi soldi ai bordi della strada che va bene, ma sicuramente non puoi metterti a chiedere i soldi del parcheggio come ti pare e oltretutto in modo scortese. Non è il dinaro che cambia la vita, ma i modi quelli si, sono un fattore di principio. Magari al pomeriggio aveva portato sua figlia a fare il preventivo dall’ortodentista, chissà quale è la sua storia, ma spero non diventi un atteggiamento comune.
La situazione attuale fa diventare la gente di malumore e sta cambiando radicalmente il modo di essere allegro e ospitale che ha sempre contraddistinto il popolo che ho scelto come casa.
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