Tunisia: ritirato dal mercato un latte condensato proveniente dalla Malesia

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Il direttore generale dell’Istituto nazionale per la sicurezza sanitaria degli alimenti, Mohamed Rebhi, ha spiegato lunedì 29 gennaio 2024 su Mosaique fm il ritiro temporaneo di questo latte concentrato importato dalla Malaysia e annunciato che l’Istituto procederà ad ulteriori analisi: lo riferisce il quotidiano Webdo.

Ha specificato che questo latte è una miscela di prodotti anziché essere vero latte concentrato d’origine animale, e ha aggiunto che il processo di verifica a cui è stato sottoposto non è corretto. Ahmed Rajab, il decano dei veterinari, ha lanciato l’allarme il 25 gennaio 2024 sulla qualità dubbiosa di questo latte importato dalla Malaysia, indicando che è un prodotto contraffatto contenente sostanze cancerogene. 

Rajab ha spiegato che questo latte concentrato è composto da zucchero, acqua, olio di palma e sostanze secche del latte, una parola che non esiste  nel Codex Alimentarius, sottolineando che questi componenti non possono essere destinati al latte concentrato. Ha anche evidenziato la presenza di una sostanza tossica nell’olio di palma e che questo olio deve essere utilizzato entro un certo quantitativo, e che prima di utilizzarlo, bisogna verificare se contenga o no questa sostanza, sottolineando che non c’è alcuna indicazione su questo nel caso di questo latte. 

Infine, ha affermato che è stato apposto un adesivo contenente informazioni false sul contenitore di latte per “giustificare” il processo di distribuzione e introduzione in Tunisia, costituendo un “reato” secondo la legge. Ha ricordato che il controllo veterinario sanitario all’importazione ed esportazione avviene attraverso tre fasi: controllo dei documenti, identità e componenti del prodotto. 

In risposta alla polemica, il Ministero dell’Agricoltura, delle Risorse idriche e della Pesca ha affermato che il latte in questione è stato sottoposto a controlli sanitari e analisi in laboratorio, confermando la sua innocuità ma rilevando violazioni nell’etichettatura. Ha precisato che i grassi di origine vegetale contenuti in questo prodotto sono materiali utilizzati in tutto il mondo e rispettano le norme del Codex Alimentarius, approvato dall’Organizzazione mondiale del commercio per gli scambi commerciali di origine animale (CXS/210-1999, modificato l’ultima volta l’1 febbraio 2023).

Articolo tradotto avvalendosi di ChatGPT

© Riproduzione riservata

 


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