Ci siamo lasciati a inizio luglio e ci ritroviamo a fine settembre: l’estate è passata in fretta, tra un bicchiere di citronnade, sole cocente e musica dei matrimoni, vero? Scherzi a parte, questo inizio autunno è ancora caldo di temperature, le scuole hanno riaperto le porte e la vita torna nei ritmi di una bella quotidianità. Oggi vi parlo di come si svolge il service techinique ( tagliando?) in Tunisia, siccome prima o poi ci dobbiamo passare tutti.
Il mio scadeva al 22 settembre, dura due anni e questa è la prima volta che mi sono occupata di tutto da sola. Innanzitutto partiamo dall’appuntamento, che va preso online. Sono andata in cartoleria, dove fanno questo servizio dietro un compenso pressoché simbolico: sul sito non mi sentivo sicura dei dati da mettere, mi sono detta, prima di sbagliare meglio fare come di consueto. Per farla breve sono andata lì 5 volte, immetteva i dati e alla fine il sito diceva che non funzionava. Non so perché, ma mi dava l’impressione che qualcosa a livello del pagamento non funzionasse, ma non ho osato chiedere.
Il proprietario della cartoleria mi dava “appuntamento” per le ore successive, vieni dopo “Asr” la preghiera del pomeriggio che per intero si chiama Salat al-asr (avrete sicuramente notato che spesso gli appuntamenti si danno in base all’orario delle preghiere), oppure torna domattina e così via, certo non era colpa sua che il sito facesse le bizze, ma l’andirivieni mi cominciava a dare fastidio. Così l’idea geniale di “spiare” mentre immetteva i dati e poi cercare di farlo a casa, alla fine era solo un dato che non capivo cosa mettere e così ho fatto. Al pomeriggio ci provo, carta bancaria alla mano per fare il pagamento e via, sito pronto, due minuti di registrazioni, pago e in un attimo ho la conferma dell’appuntamento. Giorno e orario si può scegliere in base alle proprie esigenze: io ho scelto sabato 20 settembre alle 10.00.
Bene allora si parte a fare i servizi di routine, ricordavo due anni fa cosa era stato fatto e devo dire che la procedura è veloce. Servizio olio, acqua del radiatore e via dicendo, qui lo chiamano “vidange” freni, convergenza gomme…. Il gioco è fatto. Sabato ero un po’ agitata, l’auto era perfetta, ma avevo un po’ timore di andare da sola, quegli schemi mentali radicati. Alle 9.30 ero già lì: ho sempre paura che ci sia un qualsiasi intoppo sulla strada e se si arriva in ritardo l’appuntamento è nullo. Arrivo e il signore all’entrata mi chiede il foglio dell’appuntamento, sono mezz’ora in anticipo e gli dico subito, aspetto il mio orario lì da parte. Lui vede che sono a disagio, e mi dice, ma no non preoccuparti, vai pure, entrata 4! Due anni prima avevamo dovuto aspettare l’orario giusto, per questo pensavo che mi avrebbe fatto attendere.
Il centro era semi vuoto e sono passata subito. Il controllo è stato più rapido di due anni fa, ho scambiato anche due parole con il tecnico e nel giro di 5 minuti ero fuori. Vado nell’ufficio dove ti danno il bollo autocollante da attaccare all’auto oppure il foglio con le cose che non vanno bene se l’auto non avesse avuto tutto in ordine. Il ragazzo mi guarda e io gli chiedo se va tutto bene, lui risponde subito “sì grazie e tu?” e io rido, gli dico, intendevo l’auto ma se stai bene mi fa piacere! Mi passa l’autocollante e io sono super felice che tutto sia andato così facile e così veloce! Un’altra esperienza nel mio Paese adottivo positiva!
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