La giustizia ha ordinato l’incarcerazione di sei persone originati di Kasserine, Mahdia, Sousse e Nabeul, legati a una rete internazionale di tratta di esseri umani e di traffico d’organi tra la Tunisia e la Turchia: lo riferisce il giornale Kapitalis.
Lo ha annunciato il portavoce del tribunale di prima istanza di Kasserine Riadh Nouioui in una dichiarazione, venerdì 11 agosto, all’agenzia Tap, precisando che dei trasferimenti di denaro sospetti tra i Tunisini e le altre persone straniere, erano stati intercettati e che l’inchiesta ha rivelato che i sospetti appartengono a una rete internazionale di traffico di organi.
Le investigazioni portate avanti dalla squadra specializzata della Guardia nazionale hanno inoltre rivelato che la rete operava in Tunisia dalla Turchia con l’aiuto di persone aventi doppia nazionalità incaricate del contatto iniziale con i “venditori potenziali di reni”.
Questi ultimi venivano inviati in Turchia per un prelievo di organi, percependo una somma tra 25 mila e 30 mila dinari tunisini. La giustizia ha ordinato l’incarcerazione dei sei sospetti, intanto che l’inchiesta proseguirà.
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