COMUNICATO STAMPA – Promuovere la conoscenza della ricchezza e della diversità della cultura tuni- sina, offrendo al pubblico italiano un’opportunità unica per immergersi nel mondo dell’arte contemporanea tra valorizzazione delle tradizioni culturali e una costante ricerca di innovazione. L’Ambasciata della Repubblica Tunisina in Ita- lia, con il patrocinio della Regione Lazio, presentano ‘TUNISIA tra Contempo- raneità e Tradizione. Quattro artisti per un Viaggio nel Sogno del Mediterraneo’ a cura di Giuseppe Ussani d’Escobar, in programma a Roma, nello Spazio WeGil di Largo Ascianghi 5, fino al primo giugno 2025.
Ventidue le opere d’arte in mostra: dipinti, una scultura, un acrilico su margoum di recupero (tappeto tradizionale tunisino) e ancora un tappeto rivisitato in chiave contemporanea realizzati da quattro artisti di fama internazionale: Mourad Zoghlami, Kaouther Kassou Jellazi, Ilhem Sbaii Chaabane e Aziza Guermazy. Più di un evento artistico, l’esposizione vuole essere un ponte culturale tra Tunisia e Italia, una testimonianza del legame storico e profondo che unisce i due Paesi.
“Questa mostra si inserisce nella volontà di valorizzare e far risplendere la cultura tunisina: una cultura millenaria, ricca di tradizioni vive e di memoria, ma anche aperta al dialogo con il resto del mondo – dichiara Sua Eccellenza Mourad Bourehla, Ambasciatore della Repubblica tunisina in Italia -. Attraverso le opere di quattro artisti di talento, con percorsi diversi, rappresentativi della vitalità, originalità e pluralità della scena artistica tunisina contemporanea, desideriamo offrire al pubblico italiano uno sguardo profondo e autentico sulla Tunisia di oggi. Non si tratta unicamente di un semplice evento da collegarsi al mondo dell’arte, la presente mostra è un dialogo, un ponte culturale tra due rive, una testimonianza del legame storico e profondo che unisce la Tunisia all’Italia. La cultura è uno degli strumenti più potenti per avvicinare i popoli, per favorire la comprensione reciproca e per costruire ponti duraturi tra le società.”
“Auspico che questo evento possa rappresentare l’inizio di una collaborazione duratura tra la Regione Lazio e la Tunisia, contribuendo a rafforzare quei legami secolari fondati sull’amicizia, sul rispetto e sulla creazione condivisa – afferma Simona Baldassarre, Ass. alla Cultura della Regione Lazio – Auguro a questa mostra il successo che merita e invito il pubblico che la visiterà a scoprire queste opere, che parlano un linguaggio universale e uniscono i cuori e le menti”.
“Questa mostra vuole mettere in evidenza le contaminazioni dell’arte tunisina, caratterizzata da una sua identità originale e nazionale, islamica e berbera, ma anche internazionale, feconda di stimoli che passano attraverso altre civiltà e culture, grazie a uno scambio profondo e duraturo che si è andato stabilendo e strutturando” dichiara il curatore Giuseppe Ussani d’Escobar.
Il panorama artistico della Tunisia è mutato dopo la rivoluzione sociale del 2010- 2011 che ha dato il via alla “Primavera Araba”. Molti artisti hanno trovato final- mente la possibilità di esprimersi liberamente e hanno goduto sempre più di un riconoscimento nazionale e internazionale. Tunisi oggi è un luogo vitale per l’arte contemporanea. L’influenza dell’arte europea, negli anni del colonialismo, è stata fondamentale, tuttavia lo spirito indipendentista ha incoraggiato e caratterizzato negli anni un’espressione artistica propria, che si è allontanata dall’accademismo e dall’orientalismo di matrice europea, alla ricerca di una propria voce originale.
Nell’allestimento le opere oniriche e surreali di Mourad Zoghlami, l’architetto che ha realizzato i padiglioni nelle esposizioni universali in Corea del Sud (2012), Milano (2015) e Giappone (2025). Come afferma il curatore: “Le sue realizzazioni si basano sulla geometria o guardano a essa quale sorgente e scintilla d’ispirazione, ed è da quel preciso istante che i suoi sogni diventano reali, in- trecciandosi con la geometria delle costellazioni: unicamente, seguendo questa tecnica e modalità, l’uomo inizia a volare, si stacca da terra e comprende di ap- partenere nella sua interezza e integrità alla totalità degli elementi”.
Kaouther Kassou Jellazi così il curatore descrive la sua arte: “ Kassou attrae e cattura il nostro sguardo che viene istintivamente guidato a scoprire e a esplorare il giardino fiorito quale immagine fantastica e terrena del Paradiso; la donna si trova al centro del cortile paradisiaco dell’antica casa islamica e ci accoglie: lei è la regina di questo sogno trascendente e fiorito, lei, dal lunghissimo collo a giraffa che ne simbolizza lo stelo, è il più bel fiore di questo paradiso in terra; il mondo dei sensi ci avvolge e ci immerge in un lirismo mistico-religioso”. Le donne di Kaouther rappresentano la fertilità della donna come madre terra da cui si genera la rinascita di una natura lussureggiante e generatrice di vita e armonia.
Ilhem Sbaii Chaabane per il curatore: “le tele di Ilhem Sbaii Chaabane sono caratterizzate da un’apparente e suggestiva fluidità, sono animate da un vi- brante dinamismo che prende vita davanti ai nostri occhi; i suoi dipinti provo- cano l’impressione e la sensazione di contemplare il fondo del mare attraverso il movimento liquido; l’arabesco è sempre lì ad attenderci, con le sue forme che s’intersecano e s’incrociano a produrne di nuove. Un singolare biomorfismo di ciottoli, di alghe, di frammenti di reliquie marine, assume una sua propria co- scienza, sostanza e corporeità”. La Natura è un’entità potente e sovrana, ma allo stesso tempo vulnerabile e fragile. La difesa dell’equilibrio dell’ecosistema per l’artista è fondamentale.
Nelle opere colorate e sprizzanti vita, ma che al medesimo tempo ispirano ri- flessione e nostalgia per il mondo dell’infanzia, Aziza Guermazy esprime la sua radice naif e surrealista, strettamente connessa alla Pop Art e al mondo del fu- metto. In lei si possono riscontrare la passione per Mirò, ma anche alcune affi- nità significative con l’artista Abdelaziz Gorgi. Aziza con il suo tappeto reinventa la tradizione del tappeto berbero rivoluzionandolo dall’interno con i suoi simboli che si richiamano agli incantevoli dinamismi della vita.
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