Tunisia: cosa è la dar Arbi, la casa araba?
Una delle prime cose che si fa, quando ci si vuole trasferire in Tunisia, è sicuramente guardare gli annunci delle case in affitto, un aspetto fondamentale per l’eventuale trasferimento. Ognuno di noi, sfogliando i vari annunci, si è imbattuto nella dicitura “Dar Arbi”, “casa araba”. Ma che significa esattamente?
La casa araba è molto particolare, ed è ancora apprezzata: se ne trovano ancora molte soprattutto in campagna. La sua caratteristica principale è di avere un piazzale quadrato aperto nel centro e tutto intorno vengono costruiti gli spazi abitativi, l’entrata è spesso costruita con degli archi molto belli. Ma perchè quadrato? Questa caratteristica architettonica serve ad avere sempre un pezzo di ombra a dipendenza di come gira il sole. I soffitti delle stanze sono cupole: servono a fare da termoregolatore, d’estate il calore sale e gira sui muri lasciando l’ambiente più fresco, mentre d’inverno tiene la casa più calda, inoltre in caso di pioggia l’acqua scorre subito via dal tetto.
Nella casa arbi di solito si trova anche il salotto arbi, ovvero una stanza dove a terra ci sono molti tappeti, e i divani sono costituiti da materassi con i cuscini ed un tavolino basso a misura di “seduta a terra”.Personalmente il salotto arbi mi piace molto e lo faccio in terrazza durante tutta l’estate alla sera, ma per la vita quotidiana, sono più europea! Oltre all’immancabile salotto troveremo la porta della cucina, il bagno e le varie camere.
Fino a qualche decennio fa, era la norma che in una casa arbi vivessero più nuclei famigliari. Pertanto ognuno aveva uno spazio personale che diventava sala e camera da letto, spesso suddiviso in due di modo che i genitori siano separati dai figli. Il piazzale, la cucina e il bagno venivano condivisi da tutti. La cosa scomoda è che per andare in cucina o in bagno bisogna uscire all’esterno, passando dal piazzale e quando piove o fa particolarmente freddo non è così piacevole.
Nella casa arbi la parola che mi viene in mente come prima cosa è mancanza di privacy: credo che bisogna proprio essere cresciuti così ed essere abituati alla convivenza e all’uso degli spazi comuni, ma nonostante ciò, trovo che abbiano un gran fascino.
Una delle mie cognate vive in una casa arbi e qualche settimana fa sono stata sua ospite per il fine settimana. Trovo sia un’esperienza molto bella: si possono affittare questo tipo di case anche quando si vuole andare in vacanza da qualche parte, se si ha il desiderio di fare un salto nel passato, nel presente e nel futuro. Ci sono ancora giovani che amano questo tipo di abitazione e viene ancora costruita, in chiave più confortevole e moderna.
Una casa arbi molto lussuosa è diventata un museo e si può visitare a Sidi Bou Said: si tratta di dar El Annabi. Questa casa ha anche la stanza di preghiera: se passate da quelle parti vale la pena vederla, a me era piaciuta molto.
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