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IX settimana della cucina italiana nel mondo: a Tunisi pasta, amore, fantasia e melograno

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La cucina italiana nel mondo è come una elegante e matura signora che tutti rispettano. Ogni volta che ricorre la settimana in cui la si celebra, autorità locali e internazionali, ristoratori, pubblico si vestono a festa per renderle omaggio. Così, anche in questa nona “Semaine de la Cuisine Italienne dans le Monde”, dedicata quest’anno al tema della “Dieta mediterranea e cucina delle nostre radici: salute e tradizione”, la nostra cucina e le sue radici comuni alle terre che si affacciano sul Mediterraneo, vengono celebrate in una serie di incontri, eventi, masterclass, assaggi, cocktail e sane “mangiate”.

Lanciata da ITA Italian Trade Agency (ICE – Agenzia di Tunisi) e dalla sezione per la promozione degli scambi dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi, il tema di questa edizione è la dieta mediterranea declinata su un re della tavola tunisina, più che italiana, il melograno, romen in tunisino, di cui in questa stagione straripano i banchi dei mercati, le casse degli agricoltori sulle autostrade, i banchetti dei rivenditori di succo fresco lungo le arterie della città vecchia di Tunisi. Per rendere omaggio a questo frutto amato a queste latitudini, ma molto apprezzato anche nel nostro Sud Italia, lo chef italiano del Four Season di Tunisi, Roberto D’Adduzio, in collaborazione con l’ISETH (Istituto Superiore di studi turistici e hotellerie) ha pensato un menu completo che è stato poi realizzato dagli studenti della scuola in una masterclass sotto la guida dello chef e gli occhi attenti della direttrice dell’Istituto Fatma Laadhari.

Alla presenza dell’ambasciatore d’Italia, Alessandro Prunas e di Francesca Tango, direttrice dell’Ice Tunisia, gli studenti hanno realizzato i piatti che sono stati poi offerti al pubblico dei partecipanti invitati nella cornice del ristorante dell’Istituto che svetta dalla collina di Sidi Dhrif e da cui lo sguardo spazia sul golfo di La Marsa da un lato e sull’abbagliante bianco e blu del villaggio di Sidi Bou Said dall’altro. “Attraverso la gastronomia troviamo i tantissimi punti in comune che hanno i nostri due Paesi – ha affermato l’ambasciatore Prunasdivisi solo da un piccolo braccio di mare”. “Questa vicinanza – ha continuato – si ritrova nel cous cous siciliano, nella stessa pasta, piatto abituale per italiani e tunisini, per non parlare dei dolci e della ricotta, solo per fare alcuni esempi”. L’ambasciatore ha poi affermato che celebrando la gastronomia non si fa altro che celebrare la vicinanza storica e culturale fra Italia e Tunisia.  Anche Francesca Tango (Ice), attenta alla promozione delle aziende italiane all’estero, si è detta convinta della necessità di celebrare questa vicinanza anche attraverso la proposta di masterclass e giornate di formazione.

L’Unione italiana food, fra gli sponsor dell’iniziativa, ha realizzato per l’occasione un ricettario dedicato alla pasta “con amore e fantasia e con l’Italian style nel piatto” che è stato distribuito ai presenti. Lo stesso amore e la stessa fantasia che oggi hanno messo gli studenti dell’Iseth nei piatti preparati per celebrare la cucina italiana nel mondo. Andando via incontriamo Marwa e Imen, due studentesse al secondo anno, che ci descrivono l’istituto come una vera scuola di eccellenza, dove si accede solo superando un test di ingresso, che prepara ogni anno 1000 studenti alla ristorazione, alla gestione d’impresa e al turismo.

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