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La giustizia tunisina prosegue il suo lavoro di responsabilità nei confronti dei dossier legati all’era Ben Ali. La Camera d’accusa specializzata in affari di corruzione finanziaria presso la Corte d’appello di Tunisi ha deciso di deferire Douraid e Akram Bououina, nipoti dell’ex presidente defunto Zine El-Abidine Ben Ali, davanti alla camera criminale del Tribunale di primo grado di Tunisi, secondo quanto riportato da Mosaique FM e da Webdo.
I due uomini sono perseguiti per reati di natura finanziaria, legati a sospetti di arricchimento illecito e malversazione. Akram Bououina, attualmente latitante, è oggetto di un mandato di custodia cautelare emesso dalla Camera d’accusa, che ha ordinato il suo arresto e la sua incarcerazione al momento del rientro nel Paese o in caso di cattura.
Un dossier che si inserisce nella scia delle inchieste sul regime Ben Ali
Dalla rivoluzione del 2011, numerosi membri della famiglia allargata dell’ex presidente, così come suoi stretti collaboratori, sono stati oggetto di indagini giudiziarie per appropriazione indebita di fondi pubblici, abuso di potere e operazioni finanziarie sospette. La famiglia Trabelsi, in particolare, è stata coinvolta in numerosi processi e condanne.
Il caso Bououina ricorda che la Tunisia non ha ancora voltato completamente pagina sui crimini economici del vecchio regime. Nonostante la lentezza di alcune procedure, la giustizia sta cercando di chiudere i conti con l’ex sistema e di rispondere alle aspettative di trasparenza e responsabilità.
Articolo tradotto avvalendosi di ChatGPT.
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