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Giovanni Schisano, pensionato in Tunisia: una scelta di cui non mi pento

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Per la mia pensione inizialmente volevo trasferirmi in Salento o in Sicilia: ma avevo un amico che viveva in Tunisia da quattro anni, e mi ha convinto a venire a vedere il Paese. Così ho fatto e dopo un viaggio esplorativo, un anno dopo ero qui”. Giovanni Schisano, 63 anni, maresciallo dei carabinieri ora in pensione, dal 2019 si è trasferito in Tunisia, prima ad Hammamet e poi a Sousse, a Port el Kantaoui. “Il mio primo viaggio in Tunisia è stato nel 2018, tra Hammamet e Sousse. Ci viveva l’ex maresciallo dei carabinieri Pasquale Stasi, un caro amico che avevo conosciuto in Bosnia nel 1998. Per me lui era come un fratello maggiore: mi ha sempre dato ottimi consigli. Abitavo a Biassono, ma per lavoro sono stato anche in Albania, Libano, Bosnia, Kosovo e Giordania. Sono venuto qui in esplorazione, e ho parlato un po’ con lui di come si vivesse qui. All’epoca mia madre era ancora viva, quindi essendo figlio unico non me la sentivo di fare un passo del genere. Se n’è andata a marzo del 2019: esattamente un anno dopo, ho preso la decisione di trasferirmi in Tunisia. Ho venduto casa e sono partito con la nave da Genova il 7 marzo 2020”.

A Tunisi lo aspetta un amico, che lo aiuta a trovare un appartamento provvisorio ad Hammamet, e poi un appartamento definitivo. E poi, il coprifuoco, dovuto allo scoppio della pandemia Covid – 19: “Non conoscevo nessuno e non parlavo francese, solo inglese, ma me la sono cavata. Tutti i giorni facevo la mia passeggiata, rispettando ovviamente gli orari imposti dal coprifuoco. Ma Hammamet mi stava stretta: e così ho poi deciso di trasferirmi a Sousse, che trovo una città più moderna e con più servizi. L’unica pecca è che è più lontana dall’aeroporto di Tunisi”. Schisano si trasferisce così in un appartamento in un residence a El Kantaoui e dalla Tunisia parte per fare anche altri viaggi: Tailandia, Singapore, Malesia, Cambogia, così come Turchia e Senegal. Senza dimenticare ovviamente i viaggi in lungo e in largo della Tunisia, in sella alla sua moto, una Honda Africa Twin. “Sousse è una Tunisia più turistica: quella autentica si trova soprattutto a sud, che amo molto. Mi piace esplorare anche le montagne, come la zona di Aid Draham, Sejnane, El Kef. L’ospitalità della gente ad ogni modo è uguale in ogni posto, questa accoglienza, questo calore. Un aspetto negativo invece è quello ambientale: il problema dei rifiuti si ritrova un po’ ovunque, e piange il cuore vista la bellezza del Paese. Per questo motivo assieme alla mia amica Khwala Gzara abbiamo organizzato un’iniziativa di sensibilizzazione al riguardo. A volte in certe zone c’è una mentalità un po’ chiusa: quando siamo andati a fare questa azione, si vedeva dagli sguardi delle persone che pensavano male: io di una certa età e lei molto giovane…. Mentre facevamo le fotografie un gruppo di giovani ci ha detto anche brutte parole. I pregiudizi ci sono anche qui…

A parte questi piccoli episodi, Schisano si trova bene in Tunisia e si dice soddisfatto della scelta fatta: “Mi trovo bene su più aspetti, dal clima, alla convenienza economica. Sono curioso, assaggio la cucina tunisina, mi piace. Non mi sono mai pentito: non ho figli né altri legami in Italia. Ad ogni modo nel Belpaese posso andare quando voglio: ogni tanto mi manca, ma è bello scoprire anche altri luoghi”.

Schisano è anche un appassionato fotografo: potete seguirlo sul suo profilo Instagram e TikTok con il nome Nembophototravel 

© Riproduzione riservata


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