Tunisia: un’installazione artistica per sensibilizzare sul problema rifiuti sulle spiagge

Hanno raccolto i rifiuti trovati sulla spiaggia e con quelli, disegnato una sorta di rettangolo, come se fosse un vero e proprio telo da mare, per poi sdraiarsi in mezzo leggendo un libro, intitolato “Il mondo al contrario”: un’installazione artistica – fotografica, realizzata a Mahdia da Giovanni Schisano, pensionato italiano in Tunisia, fotografo e appassionato di ambiente e Khwala Gzara, studentessa di designer, per sensibilizzare su un problema importante in Tunisia: quello dei rifiuti abbandonati nell’ambiente. “La Tunisia ha delle spiagge stupende – spiega Schisano – : è un vero e proprio peccato vederle ridotte così. Entrambi abbiamo la passione per l’ambiente, e così abbiamo deciso di fare questa installazione artistica per provare a sensibilizzare la popolazione al riguardo. Abbiamo creato la forma di un telo da mare proprio per dire che se andiamo avanti così, le persone nei prossimi anni si sdraieranno tra i rifiuti, non troveremo più oceani e spiagge puliti. Il libro ‘il mondo al contrario’ non è stato scelto a caso: suggerisce che stiamo andando verso un mondo capovolto, dove la spiaggia diventa un luogo di rifiuti invece che un luogo di relax e godimento della natura”.

“E’ importante preservare l’ambiente – aggiunge Gzara –. L’abbiamo realizzata a Mahdia perché io vivo in questa città ed è simbolica perché ha tra i mari più belli della Tunisia, ma anche qui non manca il problema dei rifiuti abbandonati sulla spiaggia. Abbiamo scelto una spiaggia libera e ci siamo messi all’opera”. “Alcuni giovani ci hanno visto e hanno cominciato a prenderci in giro – dice Schisano -, nonostante avessimo scelto appositamente una spiaggia libera e dove non c’era molta gente. Ma c’è anche stato un signore di una certa età che si è fermato e ci ha aiutato poi a mettere in un sacco i rifiuti utilizzati, raccolti al momento, e a buttarli via. E’ davvero un peccato, anche per i turisti che vengono in Tunisia, trovare spiagge così, e molti lo dicono: dicono che il Paese è bello, ma c’è un però, dato proprio dalla sporcizia delle spiagge”.

L’installazione artistica – fotografica di Giovanni Schisano e Khwala Gzara

“Io vivo davanti al mare – sottolinea Gzara -, parlando con le persone emerge il problema dei rifiuti in Tunisia. Purtroppo mancano i cestini della spazzatura: i più coscienziosi portano via i rifiuti che producono, gli altri li abbandonano in spiaggia. La nostra azione non vuole rimanere a sé: vorremmo poter entrare in contatto con associazioni locali e poter dare il nostro contributo assieme ad altre persone che hanno a cuore l’ambiente”. Gzara, che è anche una studentessa di designer, sta lavorando a dei progetti “di nuovi prodotti il cui design deve essere sostenibile, anche a livello ambientale”. “Non vorremmo che il tutto si fermasse a questa azione – conclude Schisano -, ma vorremmo che fosse un punto di partenza per poter collaborare con tunisini ed italiani che vivono qui per continuare a sensibilizzare ed aver cura di questo Paese in cui viviamo. Questa iniziativa per noi mette in evidenza l’importanza della consapevolezza ambientale e il ruolo dell’individuo nel mantenere la pulizia pubblica. L’inquinamento da plastica rappresenta  una grande minaccia per l’ambiente marino e le creature che lo abitano, e attraverso campagne come questa, è possibile sensibilizzare le persone sull’importanza dello smaltimento corretto dei rifiuti. Ma serve che tutta la comunità si attivi: la partecipazione comunitaria e la consapevolezza ambientale sono le basi per costruire un futuro migliore”. I due amici  invitano all’azione: “Facciamo tutti parte della soluzione: collaboriamo per mantenere le nostre spiagge pulite e belle e partecipiamo a iniziative come questa, che contribuiscono a proteggere il nostro ambiente per le generazioni future”.

Per le associazioni Tunisine o i cittadini interessati a mettersi in gioco, potete contattare Schisano sul suo profilo Instagram

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