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Pèlerinage: fino al 19 febbraio a Carthage la mostra dell’artista Sonia Souissi

“Pèlerinage” di Sonia Souissi, fino al 19 febbraio presso l’Espace Sophonisbe a Cartagine, è una raccolta di opere che racchiudono il passato e il presente della prolifica artista tunisina.

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Pèlerinage” di Sonia Souissi, fino al 19 febbraio presso l’Espace Sophonisbe a Cartagine, è una raccolta di opere che racchiudono il passato e il presente della prolifica artista tunisina. «Non ho una cultura accademica, non ho frequentato le Belle Arti – ci dice –, anzi, ho fatto studi informatici. Ma sono sempre stata appassionata d’arte e ho pensato che questa fosse la forma di espressione che più si addiceva ai miei bisogni. In un certo senso è stata una scoperta, per me, ed è poi diventata il mio mestiere».

Un’opera della mostra Pélerinage – photo credits Rosita Ferrato

L’esposizione personale è stata intitolata “Pellegrinaggio” proprio in omaggio a un tema ricorrente della sua terra, ma anche pertinente al proprio vissuto: «Di pellegrinaggi ce ne sono di diversi tipi: pensando al mio, è stato quello dalla tradizione in cui sono nata alla modernità in cui sono cresciuta. Molte delle opere esposte richiamano la cultura berbera: i visi per esempio, ma nel complesso è un percorso che fa rivivere un mix tra elementi cartaginesi, berberi e altre influenze. Vengo dall’isola di Kerkennah e là ho respirato una notevole contaminazione culturale e di civilizzazioni: fenici, persiani, cartaginesi… Una grande varietà che ho portato insieme a me». 

Un’opera dell’artista Sonia Souissi – photo credits Rosita Ferrato

E che si respira nell’ammirare le sue opere: da artista autodidatta, Sonia Souissi ha usato dapprima la pittura a olio, poi l’acrilico e «qualche volta la tecnica del collage, ma senza abusarne. È sempre diverso, per me, l’approccio alla tecnica: cerco di restare libera da regole e di farmi ispirare dal momento e dalle sensazioni». Alla fine, “Pèlerinage” somiglia molto a un inno alla vita: movimenti, storie, volti, linee e colori. 

La dea Tanith – mostra Sonia Souissi – photo credits Rosita Ferrato

Trovano posto la simbologia con richiami religiosi, la dea Tanit, forme geometriche e giochi di colori; così come volti di donna in contesti che paiono onirici e sfondi, per contro, molto reali come le abitazioni troglodite di Matmata. Anche i titoli riflettono i temi più cari all’artista: “Donna, madre e radici”; “La ricerca della libertà”; “Finestra su Sidi bou Saïd”. Luoghi, facce e significati che nella quotidianità possono apparire dettagli, ma che, visti in forma artistica, finiscono col rappresentare il senso profondo della vita e le sue molteplici espressioni.

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un'altra opera di Sonia Souissi - photo credits Rosita Ferrato

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