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Tunisia: l’associazione Derja propone il tunisino come lingua di insegnamento scolastico

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Ad ottobre 2023 l’associazione Derja ha pubblicato, sulla sua pagina Facebook, il testo di una e-mail in cui richiede di aggiungere la lingua tunisina tra le opzioni selezionabili sul formulario disponibile su questo portale. Il portale di consultazione elettronica è aperto a tutti i cittadini ed era già stato proposto, con scarso successo, prima dell’entrata in vigore della nuova carta costituzionale. Questa volta, fino al 15 dicembre i tunisini potranno esprimere la loro opinione su cinque aspetti relativi al sistema educativo: 

  • L’educazione durante la prima infanzia e la cura familiare;
  • Programmi di insegnamento e orario scolastico;
  • La coordinazione e la complementarità tra i sistemi di educazione e formazione professionale e l’insegnamento superiore;
  • La qualità dell’insegnamento e tecnologia digitale;
  • Pari opportunità e apprendimento permanente.

Derja ha deciso di chiedere l’inserimento dell’opzione “tunisino” tra le opzioni disponibili per rispondere alla domanda : “Quale lingua proponi per l’insegnamento delle materie scientifiche?” perché il tunisino è la lingua madre della popolazione.

Al momento infatti le opzioni disponibili nella consultazione sono : arabo, francese e inglese.

Proponiamo qui di seguito la traduzione della mail : 

Abbiamo inviato una richiesta di inclusione della lingua tunisina nelle proposte riguardanti le lingue d’insegnamento nella consultazione nazionale per la riforma dell’istruzione.

DA : President.derja” <President.derja@bettounsi.com>

DATA : 03/10/2023 07:32 (GMT+01:00)

A : contact@e-istichara.tn

Oggetto : Proposta di introduzione della derja nella Consultazione.

Tunisi, 29 settembre 2023

Alla presidenza del Comitato per la Consultazione Nazionale. 

Oggetto : Proposta di introduzione della lingua tunisina a fianco dell’arabo standard, del francese e dell’inglese nella consultazione riguardante la lingua dell’ insegnamento. 

Al presidente del Comitato,

L’associazione Derja, che si impegna per preservare la peculiarità della cultura tunisina attraverso la valorizzazione dell’identità tunisina e l’attribuzione del valore che le spetta, è onorata di presentare la richiesta di inclusione della lingua tunisina, che noi chiamiamo “derja”, tra le lingue nazionali di insegnamento proposte: arabo classico, francese e inglese.  Infatti, vorremmo attirare la vostra attenzione sul fatto che queste tre lingue sono “straniere”, ovvero esse stesse vengono acquisite solo grazie all’insegnamento. Non si tratta della lingua che il bambino eredita dalla madre, come la derja, che invece il bambino tunisino impara dalla madre naturalmente e direttamente, senza ricorrere all’apprendimento scolastico, che invece comporta difficoltà psicologiche ed emotive per il bambino nell’uso quotidiano e anche nell’educazione di base prima dell’età scolastica.

Gli studi svolti su questo tema hanno confermato l’importanza che l’insegnamento nella propria lingua madre ha nella formazione della personalità del bambino e del suo potenziale intellettivo.  Anche le conferenze e i seminari organizzati dalla nostra associazione, tenuti in derja da specialisti in vari ambiti scientifici e tecnologici, hanno mostrato la capacità di questa lingua di svolgere al meglio il suo compito. Essa ha infatti una grammatica, una morfologia e strutture specifiche più semplici e vicine al cittadino tunisino rispetto all’arabo classico, che acquisisce con lo studio. 

La derja può essere utilizzata per comunicare informazioni in tutti i campi del sapere: quello dell’arte, della letteratura, delle discipline umanistiche e delle scienze esatte e così via. La miglior prova di ciò è la pubblicazione di numerosi libri scritti in questa lingua e il successo attestato dalla loro ampia diffusione.

Per tutti questi motivi mi rivolgo a Lei, signor Presidente del Comitato consultativo, con la domanda di inserimento della nostra lingua tunisina nella lista  proposta delle lingue di insegnamento. Questa è una lingua a tutti gli effetti, radicata nell’appartenenza alla Tunisia e nella sua civilizzazione e spinge i nostri giovani verso maggiore creatività in tutti i campi.

Ci auguriamo e speriamo che la nostra richiesta venga accolta e La ringraziamo.

Cordialmente ,

Il Presidente dell’associazione Derja 

Ramzi Cherif 


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