Et-twensa u el-kura: i tunisini e il calcio
Lo sport che va per la maggiore in Tunisia è il calcio. Gemma Baccini ci porta alla scoperta del lessico di questo sport tanto amato, chiamato kura.
Qual è lo sport che va per la maggiore in Tunisia? Sicuramente il Football, con la pronuncia francese, o per far prima , Kura “palla”, abbreviazione di Kurat el-qadem dell’arabo standard : il calcio. A calcio si gioca, per cui il verbo da usare è la3ab- yel3ab “giocare” e un bravo giocatore o una brava giocatrice si dice mla3by – mla3biya. Come in molti paesi africani i pochi campi disponibili pullulano di aspiranti Kawwarji, plurale Kawwarjiya “giocatori/giocatrici di calcio”, parola che deriva appunto da kura più il suffisso di origine turca -ji che indica sovente un mestiere. Infatti non è difficile osservare gli investimenti che le grandi squadre come la Juventus fanno nel paese, dove nascono accademie di calcio professionali.
Se da inizio anno sentite cantare, per strada o dai vicini, Tunisie Tunisie ma3k rabbi u en-nabi “Tunisia, Tunisia, con te è il Signore ed il Profeta” è perchè stavano seguendo la partecipazione delle Nusur Qartaj “Aquile di Cartagine” alla Coppa d’Africa, in arabo Kes Ifriqiya, che si tiene in Camerun fino al 6 Febbraio. Ahimé, per la Tunisia la corsa verso il podio è finita il 29 Gennaio contro il Burkina Faso.
Ascoltare la telecronaca è sempre divertente per chi si interessa di questioni linguistiche perché il mu3allaq “il commentatore” non solo usa verbi francesi o inglesi tunisizzati per espressioni come “fa goal” che è ymarki bunto (dal francese marquer un point ) oppure “tira” yshooti (dall’inglese to shoot) ma ci aggiorna anche sui soprannomi dei giocatori : per esempio nella squadra, che si dice muntakhab, c’è Montassar Ettalbi che veniva chiamato et-talyeni “l’italiano”, perché è un difensore con stile all’italiana!
Se la nazionale si chiama le Aquile di Cartagine, altre squadre locali hanno dei soprannomi più originali. Dal mondo dei dolci attingono la squadra del Bardo, che è chiamata Baklawa, e la squadra di Qayrawan che si chiama come il suo dolce tradizionale : Maqroudh. La squadra de La Marsa invece, penso per il suo colore verde, si chiama Gnaouia, che vuol dire “gombo”, un vegetale comune nella cucina di alcuni paesi africani, tra cui la Tunisia. Le due squadre più famose della Tunisia sono il Club Africano, Al-Ifriqy e l’Esperance, detta Mkashkha che sembra voglia dire “quelli che ridono sempre”.
La Tunisia è famosa per avere tifoserie attive e impegnate politicamente ma anche artistiche, i “tifosi” mushajja3in cantano infatti canzoni nelle quali non solo tessono le lodi della squadra, ma criticano anche il sistema. Alcune sono diventate delle vere e proprie hit, come ya hayetna” la nostra vita”/ Alla vecchia maniera (sì, in italiano!) canzone del Club Africain del 2019 nella quale molti tunisini si sono riconosciuti perché affronta tristi fatti di cronaca come la morte del giovane tifoso Omar per mano della polizia, lo scandalo delle morti dei neonati nell’ospedale Charles Nicolle e altri tristi eventi. Vi propongo una strofa :
u hussedna
e gli invidiosi
kamsha jbura ihibbu ijibuha asyedna
una manciata di cafoni si atteggiano a nostri padroni
hasduna fi gharamna u halkulna stadna
ci hanno invidiato per la nostra passione e hanno distrutto il nostro stadio
ihibbu iqawumuna u maya3rfush 3anedna
vogliono lottare contro di noi ma non sanno di che pasta siamo fatti
virage nharbu 3alih u nfokku bledna
lottiamo per la curva e ci riprendiamo il paese
Qui di seguito l’audio per una corretta pronuncia