Hamza Ayari, l’artista e fotografo dei limoni al mercato centrale di Tunisi
Hamza Ayari è un venditore di limoni al mercato centrale di Tunisi, ma non solo: la sua bancarella è un’opera d’arte, con limoni svolazzanti e impostati di volta in volta in modo diverso. E la passione per la fotografia lo accompagna in quest’arte
Impossibile non notarlo, appena si mette piede nel mercato centrale di Tunisi, a pochi passi da Bab el Bhar. Il suo stand di limoni è un’opera d’arte che si distingue dagli altri bancali di frutta e verdura. Ma Hamza Ayari, 35 anni, originario del Kef, non vende solo limoni: realizza decorazioni con gli stessi, proprio come un’artista, oltre ad essere un fotografo. Ritrae cittadini e turisti nella loro quotidianità, durante gli acquisti al mercato, e immortala gli altri venditori per valorizzarne il lavoro.
“All’inizio non si potevano realizzare queste decorazioni – racconta -: c’erano delle regole da rispettare, ma dal 2011 si è acquisita maggiore libertà anche da questo punto di vista. La mia famiglia lavora da sempre con i limoni e io amo la fotografia, una passione che ho coltivato sin da piccolo. Mio padre ama la cultura fotografica: voleva sempre avere un album di fotografie nostre, da poter sfogliare. Mia sorella invece ha coltivato di più il disegno. Amavo il suono della macchina fotografica e mi sono detto: questa è la mia anima. A 16 anni ho preso in mano per la prima volta una macchina fotografica e ho cominciato a scattare delle fotografie, su rullino. Facevo foto per l’Eid el kbhir, per le varie feste e ricorrenze e le stampavo. Le persone erano contente, e questo era molto bello”.
L’arte della decorazione con i limoni
L’arte della decorazione Ayari l’ha imparata sul campo: “Ho lavorato con un’équipe che faceva queste installazioni decorative: ho imparato tanto. Amo molto le foto dei mercati di una volta: in Spagna ad esempio c’è un mercato come il nostro, e anche in Ucraina, con lo stesso stile di decorazione. In Sicilia c’è un Festival dove realizzano delle decorazioni con i limoni, ma non sono artistiche”. Ma quanto lavoro c’è dietro un’istallazione di questo tipo? “Faccio delle prove anche a casa. Ci vuole una giornata intera per preparare il tutto, a volte anche di più. Un giorno si prepara un lato dell’installazione, il giorno dopo un altro. Scelgo i limoni appositamente, poi man mano si vendono. Per realizzare una buona installazione ne occorrono due tonnellate”.
Il fascino della sua arte lo subiscono tutti: “Ci sono famiglie che mi chiedono di fare le foto ai loro bambini, in mezzo ai limoni, perché è qualcosa di particolare. Non le faccio pagare: sono un regalo per i miei clienti”. E aggiunge: “Ho fatto entrare la cultura della fotografia qui: prima le persone erano restie a farsi fotografare, invece ora accettano senza problemi: hanno capito l’importanza della foto, sia come souvenir sia come modo per potersi fare conoscere”.
Mentre parliamo, circondati dai suoi limoni, una signora si avvicina: gli dice di averlo visto in televisione, e di essere venuta apposta da La Marsa per fargli i complimenti e fare una foto con lui. D’altra parte non è la prima volta che i media, nazionali e internazionali, lo intervistano: mi mostra un faldone che contiene gli articoli dove si parla di lui.
I limoni: una tradizione di famiglia
Oltre di fotografia, parliamo di limoni, agrume di cui la sua famiglia si occupa da generazioni: “Il limone è un prodotto che non può mancare nella cucina tunisina. Il nostro è un limone bio e naturale: vogliamo dare una buona qualità ai nostri clienti. I limoni della mia famiglia si trovano nel Cap Bon: mio zio è specializzato su di essi, lavoriamo assieme per la scelta della qualità degli stessi. Amo i mesi di dicembre e gennaio perché si svolgono delle feste speciali con questo agrume Anche in Italia c’è la cultura degli agrumi: ho letto diversi libri al riguardo”.
Recentemente il suo stand è diventato anche una galleria fotografica: in mezzo ai limoni sospesi per aria, Ayari ha appeso le foto scattate ai bambini con in mano la bandiera nazionale: un modo per inviare un messaggio di speranza e chiedere a tutti di riflettere sulle generazioni future e di non rovinare la loro patria: “Ci sono persone che sono disaffezionate al nostro Paese: attraverso queste fotografie cerco di fare apprezzare la Tunisia”.
Il suo sogno: allestire una decorazione in Avenue Bourguiba
Il suo sogno? Partecipare a dei Festival sugli agrumi all’estero, per far conoscere la sua arte: “Mi piacerebbe poter rappresentare la Tunisia a questi eventi, ma purtroppo qui non ci sono aiuti da questo punto di vista. Grazie al mio lavoro ho fatto conoscere la Tunisia anche oltre i confini. Questa cosa non è per Hamza, è qualcosa per il Paese, per incuriosire e fare venire più turisti. I turisti amano soprattutto il mare e la cucina: bisogna valorizzare anche il nostro patrimonio culinario. Vorrei che queste installazioni artistiche entrassero nella cultura tunisina. Prima di portare quest’arte all’estero, vorrei poter realizzare qualcosa qui: mi piacerebbe fare un’installazione in Avenue Bourguiba, davanti al Teatro Nazionale, un’installazione 3d più grande di questa al mercato, dove le persone possano fare delle foto”.
Qui la sua pagina facebook.
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