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Indiana Jones in Tunisia

“La Tunisia? Ma non era Egitto?” Già dal titolo una sorpresa: nessuna scena del primo film di Indiana Jones fu mai girata nel paese delle piramidi. Questo però ci da spunti per approfondire quei luoghi di un paese piccolo ma che ha saputo diventare vero è proprio centro di cultura araba e africana.

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Le scene del film in cui Indiana Jones si trova fra i canyon sono state girate a Sidi Bouhlel, un piccolo villaggio nei pressi di Tozeur. Visto il rapporto idilliaco fra Steven Spielberg e George Lucas (il nome “Indiana” viene proprio dal cane di quest’ultimo), il luogo divenne poi il set di Tatooine nella saga di Star Wars. Un piccolo luogo entrato per sempre nella storia del cinema.

Particolare anche la storia di Tozeur che diede i natali ad Abu l-Qasim As-Shabbi, storico poeta tunisino che grazie ai suoi versi animò le prime rivolte arabe anti-colonialiste. Leggendarie le sue poesie “Ai tiranni del mondo” e “Voler vivere”, la prima fa parte tutt’oggi dell’inno nazionale tunisino, la seconda ha dato a Mohamed Choukri la spinta per uscire dalla povertà in cui era immerso. Il primo esempio di come la Tunisia, forse più inaspettatamente di altri, possa sorprendere.

La grande Moschea di Kairouan - photo credits Giada Frana

Il resto delle riprese si svolsero a Sedala (città che non siamo riusciti a trovare) e a Qayrawan. Durante questa parte di riprese purtroppo buona parte del cast si ammalò a causa della scarsa qualità di acqua e della poca fiducia nei medici del posto. Il sudore però venne ripagato da interpretazioni sublimi. A Qayrawan infatti svolse la leggendaria scena di duello con il capo arabo e durante le riprese Ford ebbe dei problemi di dissenteria. Questi non causarono problemi alla scena però che venne votata in seguito da Playboy come la 5° migliore di sempre nella storia del cinema.

La città fu per secoli capitale della provincia dell’Ifriqiya (circa la moderna Tunisia) e per questo divenne nei secoli un vero e proprio snodo fondamentale del commercio. La moschea della città è stata la prima di tutto il Maghreb e per questo è ricordata con particolare affetto in tutto il Nord Africa. Grazie all’incredibile bellezza dell’edificio e alla sua storia la città è stata inserita dal 1988 fra i patrimoni dell’UNESCO, mostrando così il suo fascino anche oltre al cinema.

L’articolo originale è stato pubblicato su Medioriente e Dintorni.

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