Pompeo Vuolo, da Prato ad Hammamet : in Italia sarei stato un peso per la società, qui sono una risorsa
Pompeo Vuolo, 65 anni, di Prato, da tre anni vive in Tunisia, ad Hammamet. « Il discorso della defiscalizzazione è importante : qui vivo dignitosamente e mi permetto uno stile di vita che in Italia non avrei potuto avere. E riesco a risparmiare ed aiutare economicamente i miei figli ».
« In Italia come pensionato sarei stato uno dei tanti pensionati anonimi che per strada guardano i cantieri. Inoltre con la mia pensione avrei fatto molta fatica a vivere, avrei dovuto fare molti sacrifici. Così prima del pensionamento ho cominciato a riflettere e ragionare sul da farsi. Si può dire che la mia sia anche una scelta politica. In Italia sarei stato un peso per la società, qui in Tunisia sono una risorsa, e lo sono diventato anche per il mio Paese, perché in questo modo riesco ad aiutare i figli che ci vivono ». Pompeo Vuolo, 65 anni, di Prato, da tre anni si è trasferito in Tunisia, ad Hammamet : « Qui riesco ad avere una qualità di vita più alta rispetto a quella che avrei potuto avere restando in Italia ». La scelta è nata cercando informazioni tramite internet : « Stavo cercando una soluzione che mi permettesse di poter vivere con una buona qualità di vita con la mia pensione, e tra i vari Paesi, mi sono imbattuto nella Tunisia, un Paese mediterraneo e vicino »
« Diciamolo francamente , il discorso della defiscalizzazione è importante : la maggior parte dei pensionati è qui per questo motivo. Poi la Tunisia è vicina all’Italia, il clima è caldo, il cibo ottimo, le persone gentili ed accoglienti. Io mi trovo bene : a livello di sicurezza mi sento più sicuro qui che in Italia. Certo non sono tutte rose e fiori, ma bisogna accettare ciò che il Paese offre ». Per Pompeo è stato un salto nel vuoto , prima di trasferirsi non era mai stato in Tunisia : «All’inizio ero indirizzato verso Sousse, ma l’ho trovata industriale, così ho optato per Hammamet, più turistica. Mi sono detto che intanto avrei provato a stare qui, e al massimo avrei trovato un’altra soluizone una volta stabilito. Mi sono innamorato di questo Paese leggendolo attraverso internet. La voglia di scoprirlo il più possibile è incredibile, ma purtroppo a causa del Covid finora ho girato poco : Monastir, Kairouan, Boulla Reggia, Bizerta, Sejnane, Tabarka. E’ un Paese che merita di essere valorizzato. C’è Storia ovunque, la si tocca con mano. Vedere pecore pascolare tranquillamente in un sito archeologico mi rimanda indietro nel tempo ».
« Ad Hammamet c’è un’alta concentrazione di italiani, si riesce a reperire il cibo italiano in caso di nostalgia. Mi mancano le cose semplici a cui quando vivi in Italia non dai valore, tra cui il cibo : un panino con mortadella, una carbonara ». Per il trasferimento Pompeo si è affidato a un’agenzia italiana che si occupa proprio di aiutare i pensionati che vogliono trasferirsi in Tunisia a seguirli in ogni tappa di questo percorso : « Ho studiato le varie agenzie che proponevano questo servizio e ho fatto la mia scelta, affidandomi ad una di esse : non essendo mai stato in Tunisia, non avrei saputo come muovermi, è facile sbagliare. Mi sono trovato bene : a gennaio 2019 mi sono venuti a prendere in aeroporto, mi hanno accompagnato in albergo e aiutato nella ricerca della casa e nell’avvio delle pratiche ».
« Mi sento un emigrato a tutti gli effetti : capisco chi va via dall’Italia per una vita dignitosa, purtroppo è diventato umiliante viverci, sia da lavoratore che da pensionato. Si vive sotto ricatto dei licenziamenti, basta un’e-mail, è avvilente e vergognoso. In Italia vivono i miei figli : sono autosufficienti e lavorano, ma per quello che posso, cerco di dare un contributo economico da parte mia, un piccolo aiuto. Parlando anche con gli amici restati in Italia, sono molto soddisfatto, credo di aver fatto una buona scelta. Qui con la mia pensione ho una vita dignitosa e riesco a mettere qualcosa da parte. Mio figlio è venuto in vacanza con la sua compagna, ha visto che sto bene, la Tunisia è piaciuta e ritorneranno. In Italia ho casa di proprietà, quando rientro vado lì, ho ancora gli affetti »
« Qui c’è un altro stile di vita : in Italia più frenetico, di corsa, qui più rilassato. La gente è cordiale, calma. Se voglio andare in spiaggia e noleggiare un ombrellone e una sdraio, spendo 20 dinari (circa 7 euro), in Italia avrei speso 50 euro. Ci si può concedere più cose, la vita ce la si gode meglio. In Italia certe cose non le avrei potute fare e sarei stato solo un peso. Anche le visite specialistiche, da privati, le ho fatte in tempi brevissimi e con i costi di un ticket italiano ». Non mancano gli aspetti negativi : « Il discorso igiene, l’inquinamento, la mancanza di una cultura ecologica. Mi fa male vedere la rassegnazione nella popolazione a convivere con questo livello di inquinamento. La corruzione a tutti i livelli, a partire da chi dovrebbe far rispettare la legge. Ha un potenziale di bellezze turistiche e culturali che non sa valorizzare. Spesso i tunisini per primi non amano il loro Paese, ed è un peccato. Io vivo solo, con il mio cane, che non sempre è ben accetto, ma cerco di impormi e di entrare nei locali con lui. Anche negli uffici, deve stare fuori, ma piano piano anche qui le cose stano cambiando, comincia ad essere accettato »
« A chi in Italia ha avuto delle difficoltà nella vita, non solo economiche, ma anche affettive, consiglio di ricominciare e di scegliere la Tunisia per farlo, questo Paese che ridà le opportunità per rifarsi una nuova vita. Con la speranza che dopo questa pandemia, che ha messo ancora più in ginocchio la Tunisia, quest’ultima possa risollevarsi ».
© Riproduzione riservata