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Tunisia: cosa fare in 4 giorni a Tozeur?

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4 minuti

Per festeggiare il compleanno di mia mamma abbiamo organizzato quattro giorni nel sud della Tunisia, più precisamente a Tozeur. E’ stata una bellissima esperienza, Tozeur offre davvero molto!

Non entrerò in troppi dettagli tecnici, questi li lascio agli esperti, ma vi darò alcuni spunti se vi interessa intraprendere un viaggio simile al mio. Parto dalla famosa canzone di Battiato e Alice del 1985, “I treni di Tozeur”:  la visita alla stazione è quasi doverosa! Qui si avrà una sorpresa un po’ triste: la stazione è desolata e le rotaie arrugginite, sembra una stazione fantasma, ma è una delle poche cose che ci hanno “deluso” di questo fantastico viaggio.

I treni di Tozeur: Franco Battiato e Alice

Come raggiungere Tozeur 

Innanzitutto come si raggiunge la capitale dell’omonimo governorato? In auto è senz’altro la soluzione più ottimale, le strade sono belle e rilassanti (Tunisi-Tozeur), si viaggia su strade in ottimo stato, con poco traffico se non sporadico. Il viaggio da Tunisi dura circa 6 ore e mezzo, noi ce ne abbiamo messe 8 abbondanti per le varie soste, siccome mia figlia ha il mal d’auto. Il treno dalla stazione centrale di Tunisi parte una volta al giorno, il viaggio dura circa 9 ore e mezzo. In louage la durata dipende dal piede dell’autista e da quanto sia o meno spericolato. In bus, idem come sopra.

La Moschea Ferkous

Quando si arriva in centro città ci accoglie la maestosa Moschea Ferkous: purtroppo l’accesso è vietato ai non musulmani, ma da fuori già è uno spettacolo! La piazza centrale con le bancarelle tutto attorno è una gioia per gli occhi, le lucine che brillano al calar del sole rendono tutto molto magico. Le bancarelle offrono datteri e i loro derivati e il variopinto artigianato locale. Gli edifici a mattonelle che creano vari disegni non vi lasceranno indifferenti. Nella medina ci sono dei gioielli architettonici che lasciano a bocca aperta. Una curiosità da conoscere è che le mattonelle non sono solo decorative, ma hanno anche lo scopo di fare ombra sul muro esposto al sole per il 40% fino al 60% della superficie.

La medina di Tozeur - photo credits Kyra Ferrari Fitouri

I musei da visitare

Da segnalare i vari musei, a seconda degli interessi. Noi abbiamo visitato Chak Wak Park che fonde scienza e religione in una spettacolare rappresentazione della nostra evoluzione, a noi è piaciuto tantissimo. Il biglietto costa 7 dinari per gli adulti e 5 per i bambini. Degno di nota è sicuramente il museo dedicato al poeta e saggista tunisino Abu l-Qasim al Shabbi nato a Tozeur nel 1909. Il poeta ha scritto anche l’inno nazionale tunisino ed ha una storia molto interessante, è sepolto all’interno del museo a lui dedicato. Ho trovato molto suggestivo sia il luogo che la rappresentazione della sua vita. Alcuni dei suoi testi sono scritti in lingua araba e anche francese, nonostante lui non simpatizzasse per l’invasione francese. Nel promontorio dove amava scrivere è stata scolpita nella roccia il suo viso e un’aquila simbolo di libertà per il popolo tunisino. Anche questo vale la pena di essere visitato.

La statua nella roccia di Abu l-Qasim al Shabbi - photo credits Kyra Ferrari Fitouri

Tra palmeti e deserto

I palmeti si perdono a vista d’occhio e per chi ama un po’ di avventura consiglio una bella gita nel deserto. Ci sono molte proposte per accontentare i gusti di tutti. Noi abbiamo fatto una gita di un giorno ma intensa, dalle 10 del mattino fino ad arrivare all’ora del tramonto sulle dune.

Tramonto sul deserto a Tozeur - photo credits Kyra Ferrari Fitouri

I cibi da assaggiare: datteri e carne cucinata nella giara 

Il programma era abbastanza fitto ma molto piacevole, ci sono veramente molte cose da visitare, ad

ognuno la scelta del proprio, ma consiglio vivamente di inserirlo nella mini vacanza. Oltre alle proposte per la mente ci sono anche dei cibi assolutamente da non perdere… I datteri meritano sicuramente il primo posto: noi i primi li abbiamo assaggiati all’Eden Palm, che sarebbe stato chiuso, ma grazie al titolare dell’agenzia di viaggio dove ci siamo rivolti, ci è stato aperto ed oltre ai palmeti abbiamo ammirato anche una pianta di cotone, melograni e limoni. Da assaggiare i piatti cucinati nella giara; viene proposta anche la carne di dromedario in diverse preparazioni.

Tozeur, particolare - photo credits Kyra Ferrari Fitouri

Qualche imprevisto….

Nella programmazione del viaggio (anche se era stato lasciato molto alle sensazioni che avremmo provato sul posto) avevo inserito una visita alla clinica del sale. Appuntamento alle 9 della domenica mattina. Una corsa per arrivare in orario, siccome in centro c’è solo una pasticceria/panetteria e alle 8 i croissant sono già finiti e non riuscivamo a trovare un’alternativa ai biscotti confezionati… Arriviamo puntuali (ma trafelati) all’appuntamento e .. sorpresa la porta è chiusa. Telefono e la proprietaria mi dice che arriva tra mezz’ora. 

Le dico che l’orario dell’appuntamento lo ha dato lei (avevamo prenotato pre partenza). Racconto a mio marito (che è rimasto a casa) l’accaduto, siccome aveva sempre chiamato lui e prontamente la chiama. La signora dice che non trova il taxi, che la sera prima ha lavorato fino a tardi e che arriverà per le 9.30. Come si può immaginare alle 9.40 ancora nessuno era arrivato. Decidiamo di andarcene. Nessuno ha chiamato per scusarsi, non aggiungo altro.

Un soggiorno consigliato

Ad ogni modo, a parte questa parentesi negativa, l’esperienza di questi quattro giorni ci resterà nel cuore a lungo: un paesaggio mozzafiato e un’architettura stupenda, un soggiorno che consiglio vivamente a tutti.

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