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Tunisia: fino all’8 ottobre Dream City, il Festival che anima la Medina di Tunisi

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Proseguirà fino all’8 ottobre l’intenso programma di Dream City Festival, l’evento tunisino che è giunto alla sua nona edizione e, ormai, inizia a rappresentare una piccola tradizione cittadina: anche perché è francamente difficile non imbattersi in alcuna delle iniziative artistiche che colorano Tunisi nei giorni del festival. Che la manifestazione stia stabilmente assumendo rilevanza nazionale lo testimonia anche il fatto che il ministro della cultura Hayet Guermazi abbia preso parte ai lavori di preparazione di Dream City, sottolineando l’importanza di sfruttare occasioni simili per rafforzare la reputazione di Tunisi come meta culturale e per rinsaldare i legami delle istituzioni con la moltitudine di fermenti associativi locali, che contribuiscono a tenere vivo il tessuto sociale.

Decine di spettacoli di ogni genere rafforzano, in effetti, la consapevolezza dell’esistenza di una moltitudine di maniere, locali ed estere, di rappresentare l’esigenza di fare arte nelle sue forme più articolate ma anche “primitive”: arti visive, danze, rappresentazioni teatrali, musica, installazioni e mostre, sessioni di talk. Dream City raccoglie parole e pensieri, immagini, video, idee, movimenti, suoni, colori “sparati” sulle facciate dei monumenti, oggetti e mestieri. I protagonisti sono artisti provenienti da diciassette differenti nazioni, anche se molti di loro e le stesse anime dell’evento, Selma e Sofiane Ouissi, fondatori di LArt Rue, non mancano di sottolineare che i personaggi più rilevanti di Dream City siano, alla fine, proprio le persone: le migliaia di partecipanti e di osservatori che si fermano ad ammirare una danza algerina ballata per le strade, oppure che accompagnano col ritmo una coreografia di giovani performer tunisini, o ancora un concerto fusion di musicisti congolesi. Non solo visitatori passivi, ma soggetti attivi che, per esempio, discutono direttamente con gli artisti sul significato delle loro opere e performance in spazi appositi pensati dall’organizzazione, denominati Ateliers de la Ville Rêvée. Il direttore artistico Jan Goossens ha tenuto particolarmente a valorizzare le inclusioni: ne è un esempio eminente il lavoro del coreografo anglo-francese Andrew Graham, che porterà il suo “Lines”, una danza nella quale sono egualmente coinvolti ballerini professionisti e madri con i loro piccoli figli.

Dream City, proprio per il suo legame stretto con l’umanità in tutti i suoi significati e le sue espressioni, intende mantenere un occhio vigile sulla realtà e sulla quotidianità: insieme a “viaggi” ed esperienze più intime o spirituali, difatti, ci sono proposte che hanno meno a che fare col sogno nella sua accezione più comune e più con un significato di città desiderata, di mondo voluto. Sono eventi comunque legati all’arte e certamente più affini alla nostra vita di tutti i giorni: tra questi, l’interessante lavoro realizzato da Natural Contract Lab, che presenterà “Un pacte avec les eaux”, un progetto realizzato nei pressi delle acque saline di Sejoumi, a sudovest della città. Il manifesto racconta gli intenti del patto, creato da una piattaforma artistica per la giustizia ambientale, basato su indagini a lungo termine e dedicato ai crimini ambientali, all’ecocidio e alle possibilità di proporre giustizia anche attraverso una migliore conoscenza, da parte dei cittadini, del ciclo dell’acqua e della materia: anche qui, mischiando la scienza e l’arte, per esempio nella scelta dei materiali per costruire ambienti e scenografie. Altrettanto fitto il calendario di installazioni e mostre fotografiche, dedicate ai temi più disparati ma con l’uomo e le sue problematiche, i suoi pensieri e aspirazioni al centro della narrazione. C’è spazio anche per la rivendicazione di diritti e le battaglie per il progresso, come testimoniato dalle immagini di Bouchra Khalili sulla nascita e crescita del movimento dei lavoratori arabi, che affonda le sue radici nell’organizzazione di manovali magrebini in Francia negli anni Settanta.

L’agenda completa di Dream City è pubblicata sul sito del festival nel quale si possono trovare dettagli sull’acquisto del biglietti, le promozioni per gli studenti e seguire gli account social (Facebook e Instagram) per avere, in tempo reale, una rassegna di ciò che sta capitando in giro per la città in queste due settimane… da sogno.

© Riproduzione riservata 


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