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Vivere tra due culture: piccoli gesti quotidiani che uniscono Italia e Tunisia

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Dopo l’ultimo articolo abbastanza impegnativo, oggi propongo una lettura più leggera ma gustosa lo stesso! Vivere tra due culture, non significa dover scegliere tra l’una o l’altra, ma imparare a riconoscere la bellezza che nasce dall’incontro. Sempre più italiani scelgono di trasferirsi in Tunisia per amore, motivi economici o per godersi la pensione al sole del Mediterraneo. Molti tunisini, dal canto loro, sono curiosi e aperti ad abitudini diverse, in un intreccio culturale che prende forma ogni giorno, nelle case, nei mercati e nella famiglie.

Chi vive questa doppia appartenenza lo sa bene: la giornata può iniziare con un espresso all’italiana e un pain au chocolat preparato con la margarina Jadida e proseguire con la spesa al mercato locale, tra profumi di harissa, olive, frutta e verdura. A tavola, a colazione si alternano crostate di marmellata e pane tabouna con olio d’oliva tunisino, a pranzo  la pasta con sugo al basilico si incontra con l’insalata mechouia! E’ nei piccoli gesti quotidiani che si costruisce un equilibrio tra due mondi, una tovaglia ricamata dalla nonna italiana può coprire un tavolo dove si parla dialetto tunisino.

L’harissa, la salsa piccante tunisina. Foto di Pixi0815 da Pixabay

Le famiglie miste imparano a condividere e a rispettare le tradizioni dell’uno e dell’altro. Nei giorni di festa, può capitare di cucinare insieme cous cous e lasagne, brik e parmigiana.A volte si discute, altre si ride delle differenze. Anche la lingua diventa un ponte, i figli di coppie miste crescono parlando italiano e tunisino, spesso aiutano gli adulti a tradurre o a capire l’altro. E’ un processo di adattamento continuo, dove l’amore l’ascolto e la pazienza fanno la differenza. In men che non si dica gli intercalari, i detti di entrambi i Paesi si mischiano e diventano una “lingua madre” tutta speciale, piena di sfumature.

Per molti italiani in pensione, la Tunisia rappresenta un rifugio tranquillo e accessibile. Il costo della vita, grazie al cambio euro/dinaro favorevole è più basso, il clima è mite e la gente ospitale. Le città come Hammamet, Nabeul o Sousse offrono un equilibrio ideale tra servizi e bellezza naturale, per questo sono le mete più gettonate tra i pensionati, anche se la Tunisia è tutta bella, pronta a farsi scoprire! Non mancano però le difficoltà come la burocrazia lenta, la sanità pubblica non sempre all’altezza, mentre la sanità privata di solito soddisfa le aspettative e spesso le supera! L’integrazione richiede tempo, ma chi ha spirito d’adattamento, trova qui una nuova casa dove sentirsi  sereni.

Foto di dietcheese da Pixabay

Vivere tra due culture è una sfida ma anche un dono, si impara a osservare con occhi nuovi, ad arricchirsi l’un l’altro, ad apprezzare ciò che prima ci sembrava “strano”. Come dice il proverbio arabo, “chi apre la porta agli ospiti, apre il cuore a Dio” e chi vive tra l’Italia e la Tunisia spesso finisce per sentirsi a casa in entrambi i luoghi!

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