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5 cose che amo della Tunisia

Cinque aspetti positivi della vita in Tunisia dal punto di vista di Kyra Ferrari Fitouri

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3 minuti

Cari lettori,

questo articolo e il prossimo, saranno incentrati su 10 aspetti della Tunisia con cui verrete in contatto volenti o nolenti! La percezione, è come sempre, personale. Pertanto non è detto che se piace a me, piaccia anche a voi e viceversa: ad ogni modo sono spunti di riflessione, soprattutto per chi sta valutando un trasferimento definitivo.

Partiamo dalle cinque cose che amo:

1. il territorio

2. il fripe

3. il mangiare fuori casa

4. l’empatia

5. i mezzi di trasporto economici

L’elenco non è in ordine di importanza ma d’istinto: andiamo a vedere i vari punti.

1. Il territorio

Il territorio, che spazia dal mare alle montagne, un entroterra meraviglioso e ricca di biodiversità, arrivando fino al deserto. E’ un Paese tutto da esplorare e visitare, da nord a sud, ogni posto racchiude qualcosa di speciale ed unico. Avete solo l’imbarazzo della scelta per le vostre mete! Io me ne sono letteralmente innamorata.

Salakta - Photo by Malek Boukhris on Unsplash

2 – Il fripe

Al mercato locale o in città troverete un’infinità di bancarelle che vendono vestiti usati. In realtà si trova di tutto: biancheria per la casa, tende, scarpe, quello che cercate c’è. Cosa mi piace? Che è un modo ecologico di comperare, che si può ridare vita ad un capo dismesso. L’usato in Tunisia ha diversi prezzi, vanno in base allo stato del capo e alla marca. C’è anche l’usato “di lusso” dove si racchiudono i capi più belli, spesso con ancora l’etichetta e di marca. All’inizio del mio trasferimento mi faceva orrore pensare di accquistare un capo usato, ora con il riscaldamento globale, le risorse d’acqua che vengono impiegate per confezionare i capi d’abbigliamento, la vedo come un’opportunità per fare star meglio il nostro pianeta. Una piccola nota personale: spesso il nuovo acquistato a poco prezzo è veramente di scarsa qualità e dopo pochissimi lavaggi andrà impiegato come straccio. I venditori di fripe acquistano le “palette” (i sacchi) di vestiti in grandi pacchi chiusi pagandoli a forfait. Non sanno cosa trovano all’interno nel dettaglio, ma si paga in base allo stato dei capi. Ci sono poi delle palette “lusso”con pochi capi e il pacchetto è trasparente, ma le cifre passano dai circa 700 dinari per quelli medio livello a 3/4 volte tanto.

3 – Il mangiare fuori casa

Cosa amo di questo punto? La varietà della scelta: potete spendere 11 dinari in 3 persone, come da foto allegata, scattata ieri a pranzo, come centinaia di dinari. La scelta è davvero vasta: trovate le griglie sulle strade principali dove servono solo carne grigliata e contorni, poi ogni sorta di ristorante, dal più rinomato a quello più popolare, passando per il cibo di strada che ha sempre il suo perchè. In Tunisia non serve un grande investimento per mangiare fuori e scegliendo bene sarà sempre una piacevole pausa. Se state visitando una nuova zona informatevi sulle specialità del posto: non è vero che la Tunisa sia solo couscous e brik, ci sono tantissime specialità cucinate in modo diverso in base a dove vi trovate, sarà un’ulteriore bella scoperta.

4 – L’empatia

L’ho scritto più volte, ma è un punto che mi tocca sempre il cuore. L’empatia dei tunisini verso gli stranieri. Non vi auguro di trovarvi in difficoltà, ma se dovesse accadere non temete, chiedete e fatevi aiutare, troverete persone generose dal grande cuore, davvero felici di potervi essere utili. Piccolo aneddoto privato: qualche giorno fa mi si è avvicinato un signore barcollante poco pulito con in mano quattro dinari e mi diceva qualcosa che onestamente non riuscivo a capire perchè parlava poco chiaramente. Subito è uscito un signore dal negozio per vedere cosa succedeva e per difendermi. In effetti sembravo in pericolo perchè mi inseguiva con i soldi in mano, la scena al di là del vetro poteva sembrare di pericolo per me.

5 – I mezzi di trasporto pubblici economici

Se vi dovete spostare, ricordatevi che non esistono solo i taxi. I treni sono il mio mezzo preferito, dove possibile. Sono a prezzi davvero irrisori, sono in ordine e abbastanza puntuali. A dipendenza della tratta avete orari ravvicinati. Ci sono i pullmann, ne ho presi pochi perchè non ne ho l’occasione,ma quelle poche esperienze sono state positive, certo qui gli orari sono un po’ meno puntuali perchè chiaramente dipendono dal traffico. I louage sono bus collettivi di solito a otto posti, partono una volta che sono completi, se avete fretta potete acquistare tutti i biglietti mancanti e farlo partire. E’ un mezzo comodo ma spesso gli autisti hanno una velocità elevata e poco adatta al nostro standard, personalmente sono tornarta dalla Libia con un louage e credo che non lo scorderò mai… però non mi sento di sconsigliarlo a priori, è comunque una buona soluzione economica.

Vi aspetto tra due settimane: vi racconterò delle cinque cose che amo meno!

© Riproduzione riservata

Stazione dei treni, Hammam Lif. Photo credits Giada Frana

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