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Khobz talian, il pane italiano made in Tunisia

Si tratta di un pane che può assumere la forma di una baguette, di una palla o di un pane individuale per panini, cosparso di semi di nigella.

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Quando si dice “pane italiano” (o khobz talian), molti pensano alla focaccia, alle pizzette, alla ciabatta o ad altre specialità dello stivale. L’immagine invece, è completamente diversa: quella di un pane che può assumere la forma di una baguette, di una palla o di un pane individuale per panini. Un pane che si riconosce soprattutto per i semi di nigella di cui è cosparso.

L’origine del pane italiano conosciuto in Tunisia è piuttosto misteriosa. Si tratta del cosiddetto pane brié, un pane il cui impasto viene martellato (briée in normanno antico). Il lungo processo di impastamento e la minore quantità d’acqua danno vita a un pane italiano piuttosto pesante, con una mollica di pasta madre ben compatta. La mollica è meno aerata di una baguette, e questo pane è utilizzato in particolare nella preparazione del sandwich tunisien o per intingerlo nella marqa o la mloukheya.

La comunità italiana (come quella maltese) ha sempre vissuto in Tunisia. Questa comunità ha quindi portato la sua cultura e la sua cucina. Il pane italiano risale al XII secolo e sarebbe un’invenzione degli italiani di Tunisia. Più precisamente, questo pane risalirebbe all’epoca del Regno d’Africa, quando il Regno di Sicilia si estendeva alla Tunisia. All’epoca, si parlava di Regno Normanno d’Africa (perché era governato dai Normanni). 

Inoltre, questo pane ha un equivalente nella cucina francese: assomiglia al pane brié normanno (con l’aggiunta di semi di nigella). Oltre ai semi di nigella, questo pane ha la particolarità di conservarsi per diversi giorni, cosa molto pratica per i Paesi caldi.

Ingredienti:

– 500 g di farina 0

– 10 g di lievito secco (o 20 g di quello fresco)

– 15 g di zucchero

– 7 g di sale

– 210 ml di acqua tiepida

– 35 g di olio di oliva

– semi di nigella

Procedimento:

Versate l’acqua in una ciotola e aggiungete il lievito con lo zucchero.

Lasciate riposare 15 minuti.

Nella ciotola della planetaria versate la farina e l’olio di oliva e mescolate.

Aggiungete a filo l’acqua con il lievito, mescolate bene e poi aggiungete il sale.

Lavorate l’impasto per 10 minuti.

Se necessario, in base alla consistenza dell’impasto, aggiungete acqua o farina, ma sempre in piccolissime dosi. L’impasto deve essere compatto e non appiccicoso.

Coprite l’impasto con della pellicola e lasciate riposare in un luogo caldo per un’ora.

Passato il tempo di lievitazione, sgasate l’impasto e dividetelo in quattro parti uguali a cui darete una forma arrotondata.

Stendete una palla d’impasto alla volta in un quadrato, arrotolatelo diagonalmente e stringete bene le estremità.

Appoggiate su carta da forno, coprite e fate lievitare 20 minuti.

Preriscaldate il forno a 200 gradi ventilato.

Riprendete il pane, fate dei tagli profondi su tutta la lunghezza del pane (5-6 tagli), spennellate con dell’acqua e spolverate di nigella.

Infornate e mettete sul fondo una teglia con un bicchiere d’acqua.

Saranno pronti dopo 25 minuti circa.

© Riproduzione riservata

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