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Anno Nuovo in Tunisia

Un breve racconto di vita in Tunisia di Andrea Negri

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Pubblichiamo un altro breve racconto di Andrea Negri

Non aveva festeggiato né la fine, né l’inizio del nuovo anno, cosa c’era da festeggiare, dopotutto? Il sole splendeva già alto ed il mare, piatto all’infinito, aveva solo piccole creste d’argento. La spiaggia si srotolava davanti ai suoi occhi. E la giornata sembrò iniziare davvero bene. Il cane si blocca all’improvviso davanti ad una bimbetta che vorrebbe carezzarlo. La mamma la strattona, ma lei impavida vuole affondare la sua manina nel pelo folto. Il cane la annusa, capisce che le sue intenzioni sono buone e lascia fare, anzi le slinguazza le ditine.

L’uomo sorride, la mamma pare rassicurata e subito chiede se lui vorrebbe bere un caffè insieme. Passano davanti ad un banchetto dove vendono le sigarette, sciolte o ancora sigillate nel pacchetto. L’uomo fa la sua scorta, la donna subito approfitta per chiedere due pacchetti, di quelle buone, le straniere, poi anche la ricarica per il telefono. L’uomo, si sa, è su questa terra per pagare, non gli va proprio di passare per “braccino” e paga anche una caramella per la bambina.

Il bar è semivuoto, in fondo è la mattina dell’anno nuovo. Caffè americano per lui e spremuta di arance per lei e la bimba. Subito inizia la cantilena, in un francese improbabile, sulle sciagure della vita. Il padre della bambina è uomo di malaffare, non dà soldi per la piccola, d’altronde come potrebbe? Infatti è in prigione. « Possibile che qui troppi uomini siano “cattivi” – tuona lui -, chi li ha scelti come Padri della propria prole, e con quali criteri? » La donna abbassa la testa, sembra non aver mai pensato di essere anche lei parte del problema. La vita è dura qui come altrove.

L’uomo comincia ad averne abbastanza. La bimbetta gioca con qualcosa, il bicchiere con il succo d’arancia vacilla ed il liquido arancione ed appiccicoso invade la tavola. Fuori il cane si spazientisce, il tempo stringe. Lei la butta giù tutto di un fiato: non paga l’affitto di casa da due mesi, non c’è lavoro e, comunque, come fare con la bimba? L’uomo ha sciolto il cane e le sue intenzioni sono inequivocabili: levarsi dai piedi il prima possibile! La donna allora cala il suo asso: vuole andare a casa del nuovo amico per fare all’amore. Sì, dice proprio così. Lo sguardo dell’ uomo si posa sulle sue mani, non ha le unghie lunghe e curate come usa qui, sono smangiate e lo smalto consumato. Sono dita della mano di una povera, d’altronde anche i vestiti sono “poveramente dignitosi”.

La guarda ancora, un po’ sfiorita forse, ma almeno non è un “barattolo”, né una culona, non più di trenta anni, meno della metà dei suoi. « E la bambina? » Chiede l’uomo. « La mettiamo davanti alla televisione », replica la mamma. Questo è davvero troppo per lo straniero. Apre il portafoglio, c’è ancora di che pagare una giornata di lavoro di una “Femme de menage”, decide che può permetterselo. Spinge la moneta di carta nella mano di lei, saluta e frettolosamente si avvia con il cane che scodinzola felice.

È proprio un buon inizio anno!

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