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Blu Tunisi di Francesca Spinola: una guida su Tunisi e i suoi quattro villaggi

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Se state programmando un viaggio a Tunisi, che sia per vacanza, studio o lavoro, c’è un libro che dovete assolutamente mettere in valigia: si tratta di “Blu Tunisi – Viaggio nella città e nei suoi cinque villaggi storici” di Francesca Spinola (Infinito edizioni). Giornalista professionista, con corsi di consapevolezza sull’islam e alle spalle una laurea in Scienze Politiche e una Licenza in Arabo e Islamistica presso il Pontifico Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, oltre a collaborazioni da diverse parti del mondo, negli ultimi anni Spinola ha frequentato la Tunisia, finendo per viverci stabilmente. Un Paese che le ha rubato sin da subito il cuore, e l’ha affascinata con la sua Storia, che ha voluto in qualche modo restituire, creando una guida che accompagna per mano il lettore alla scoperta della capitale tunisina e dei suoi cinque storici villaggi: la Medina, la Goulette, Cartagine, Sidi Bou Said e La Marsa, per “sentirsi parte della città e non solo osservatori esterni

Tunisi è un interessante incontro di culture e religioni, di popoli che qui hanno riposto sogni e speranze, gli stessi che, allora come oggi, ancora brillano negli occhi di chi la abita.

Il titolo è un richiamo al Mar Mediterraneo, ma non solo: chi visita Tunisi si renderà subito conto di come il blu sia tra i colori preponderanti, con il cielo che contrasta con il bianco delle case e le porte blu, decorate con motivi tradizionali. Il libro descrive la città e i suoi quartieri – villaggi dal punto di vista storico e culturale, con itinerari consigliati per passeggiate, suggerimenti di ristoranti e di negozi dove fare shopping. Luoghi, itinerari ed esperienze culinarie che l’autrice ha sperimentato lei stessa, rendendo questo libro autentico e non commerciale. Prima di immergersi nella capitale tunisina, Spinola dà un’infarinatura generale sul Paese, con informazioni essenziali da conoscere: dal clima, alla lingua, alla proverbiale ospitalità tunisina, agli usi e costumi – tra cui il rito del caffè -, a come spostarsi in città tra taxi e mezzi pubblici.

La Medina, la città vecchia di Tunisi, Patrimonio mondiale dell’Unesco, prende vita dalla penna di Spinola attraverso la descrizione della sua architettura in primis, tra dar (la casa a patio) e qsar, tra passato e presente, con le sue porte d’ingresso, le sue tradizioni millenarie, la spiritualità delle moschee e il mercanteggiare dei suq, “scenografie di questo spaccato di mondo dove il tempo si è fermato”. Si passa poi a la Goulette,la porta di Tunisi”, nella periferia nord – est della capitale, con “un passato multietnico e multiculturale di apertura e tolleranza, ma anche un presente fatto di giovani artisti di strada”. Lì è racchiusa una parte della storia della comunità italiana di Tunisia, con il quartiere de la Piccola Sicilia e il murales dedicato a Claudia Cardinale a ricordare questo melting pot di culture e popoli.

Tunisi è una città luminosa, bianca, blu, fortemente mediterranea e al contempo anche gialla, rossa, dorata e verde, in perfetto stile islamico. Inizia e non finisce, la si potrebbe descrivere come una città fatta di diversi ‘villaggi’ o quartieri. Un’immagine che rispecchia la sua storia e la sua geografia. (…) Pur se antica, Tunisi rimane una città viva, affascinante, una metropoli capace di mostrare ad ogni angolo il suo carattere nordafricano ed europeo

Si viene poi catapultati a Cartagine, che abbiamo studiato sui libri di scuola: secondo la leggenda fu la principessa fenicia Elissa – Didone a fondarla e oggi “racchiude magistralmente i resti di una storia gloriosa e antichissima e le dimore splendenti dell’alta borghesia tunisina”. Sidi Bou Said, circa venti chilometri a nord – est della capitale, nel XX secolo è stata invece meta di artisti che si sono lasciati ispirare dalla sua atmosfera e dalla pace e tranquillità che riesce a trasmettere: da Chateaubriand, Flaubert, Lamartine, fino a Simone de Beauvoir: “Passeggiare per le sue strade ripide e tortuose è una gioia per gli occhi, mentre passare del tempo in uno dei suoi caffè è un tuffo in una tradizione che racchiude usanze berbere, arabe, andaluse”. E infine La Marsa, 18 chilometri a nord – est del centro di Tunisi, abitata per lo più dalla classe medio – alta e dagli expats, con un’atmosfera che “ricorda quella di un elegante sobborgo cittadino ma è, in particolare, un’amata stazione balneare dove i tunisini si riversano specialmente nei fine settimana estivi”, con il monumento Kobbet el – Haoua, ormai abbandonato ma un tempo dimora del bey.

Il libro di Spinola è un viaggio piacevole che invoglia i lettori a saperne ancora di più sulla Tunisia e a prenotare subito un volo per poter immergersi personalmente nei luoghi e nelle atmosfere descritte. 

Lo potete acquistare a questo link  .

© Riproduzione riservata 


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