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“Due Rive: nuovi linguaggi nelle arti tra le due rive”: fino al 16 novembre la mostra nella Medina di Tunisi

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Nel cuore della Medina di Tunisi, nel Palazzo Santa Croce, il 16 ottobre è stata inaugurata la mostra “Due Rive: nuovi linguaggi nelle arti tra le due rive”. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della XXV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi e dall’Ambasciata d’Italia a Tunisi. L’esposizione, che invita al dialogo artistico e umano tra le sponde del Mediterraneo, è promossa dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina, in collaborazione con il Comune di Tunisi, la Cattedra Sicilia per il dialogo tra culture e civiltà dell’Università de la Manouba e l’Università della Calabria.

«Il mare che ci separa è lo stesso che ci unisce: culla della civiltà, luogo di scambi, di ricordi e di avventure comuni – afferma il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, Fabio Ruggirello -. Oggi, grazie all’arte contemporanea, questo mare torna a essere un ponte, uno spazio di confronto creativo, lo specchio di un presente che si nutre delle differenze e costruisce al tempo stesso un orizzonte condiviso. La Fondazione Orestiadi di Gibellina, con la quale l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi intrattiene da tempo rapporti di amicizia e collaborazione, ha potuto realizzare questo progetto grazie alle cure attente e appassionate di Enzo Fiammetta. Non è un caso che, dopo Tunisi, la mostra arriverà a Gibellina nel 2026, anno in cui la città siciliana sarà celebrata come la prima capitale italiana dell’arte contemporanea. Sarà un ritorno che suggella un legame profondo: Gibellina e Tunisi, due luoghi uniti dalla stessa tensione verso il nuovo, dalla stessa fiducia nella forza dell’arte come linguaggio universale.»

La mostra presenta una selezione di opere di artisti italiani e tunisini, tra cui Lynda Abdellatif, Dalila Belato, Soufiane Bouali, Saida Dridi, Karmy Lassaad, AD 93 (Muhammed Messaoudi e Heier Saidani), Khaled Ben Slimane, Sonia Ben Slimane Besada, Emilio Angelini, Silvio Cattani, Leonardo Fisco, Officine Palmizi, Marilù Viviano e Nuove Ceramiche Gibellina. L’esposizione si distingue per la varietà dei linguaggi artistici e per l’intensa sensibilità che emerge da ogni opera. I lavori, realizzati con materiali differenti, traggono ispirazione dalla natura e dal mare, simboli di vita, movimento e dialogo tra le due sponde del Mediterraneo. È presente anche il tonno di Sicilia, che rievoca l’isola di Favignana, creato con grande originalità dalle Officine Palmizi. L’artista e scultore siciliano Girolamo Palmizi rende inoltre omaggio alla tradizione ceramica tunisina di Aouled Chemla, sottolineando il legame profondo tra artigianato e arte contemporanea.

Questa esposizione costituisce un ponte tra due mondi, un terreno d’incontro dove arte e cultura si intrecciano per celebrare la diversità e la forza creativa che accomuna i popoli del Mediterraneo. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 16 novembre.

© Riproduzione riservata


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