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Medina di Tunisi: fino al 13 maggio esposizione dei progetti di economia circolare

I progetti riguardano il compostaggio delle verdure e della frutta per la produzione di fertilizzante, il riciclo dei prodotti di plastica e dei rifiuti in tessuto e delle forniture scolastiche e permetterebbero di ridurre del 30% i rifiuti che inquinano la città di Tunisi.

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Delle giornate aperte con l’obiettivo di far conoscere i progetti dei giovani tunisini nell’ambito dell’economia circolare, attraverso il riciclo dei rifiuti hanno preso il via giovedì a Tunisi, e proseguiranno fino al 13 maggio: lo riferisce Réalités. 

Organizzato allo spazio culturale municipale Sainte Croix alla Medina di Tunisi, questo evento rientra nel quadro del progetto euro mediterraneo “Promozione della valorizzazione dei rifiuti nell’economia circolare attraverso l’innovazione e l’educazione per le industrie creative nelle città mediterranee” (INNONED – Up), lanciato nel 2019 e che terminerà ad agosto 2023. 

2,8 milioni di euro per sensibilizzare sul modello di economia circolare

Finanziato con 2,8 milioni di euro (circa 9,2 milioni di dinari), questo progetto ha l’obiettivo di incoraggiare i giovani ad aderire al nuovo modello di economia circolare, ridando vita ad alcuni rifiuti riciclabili, tenendo conto della carenza delle materie prime e dei problemi legati alla gestione dei rifiuti, ha indicato all’agenzia TAP Souad Sassi, incaricata della cooperazione internazionale e delle relazioni esterne alla municipalità di Tunisi. 

Una quindicina i giovani promotori dei progetti nell’ambito dell’economia circolare che hanno beneficiato di finanziamenti tra 5 mila e 10 mila euro (15 e 30 mila dinari), oltre a una serie di cicli di formazione sull’importanza dell’economia circolare e del suo impatto sull’ambiente. 

Compostaggio delle verdure e della frutta e riciclo della plastica 

I progetti riguardano il compostaggio delle verdure e della frutta per la produzione di fertilizzante, il riciclo dei prodotti di plastica e dei rifiuti in tessuto e delle forniture scolastiche. 

Per Sassi, i progetti di economia circolare permetterebbero di ridurre del 30% i rifiuti che inquinano la città di Tunisi. Per quanto riguarda invece la continuazione del progetto, la responsabile ha affermato che a fine maggio sarà organizzata una giornata di studio con la partecipazione di diversi partner per esaminare l’eventuale domanda di finanziamenti supplementari presso l’Unione Europea per proseguire il progetto. 

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