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Tunisia: confermati 10 casi di febbre del Nilo

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L’osservatorio nazionale delle malattie nuove ed emergenti (ONMNE), dipendente dal ministero della Salute, ha annunciato, sul suo sito ufficiale, riporta Espace Manager, che si sono registrati dieci casi confermati di persone con il virus della febbre del Nilo, dal 23 settembre fino al 26 ottobre, su un totale di 141 casi sospetti. 

I nuovi casi che sono stati individuati, in seguito a dei test PCR, si trovano: 5 a Tozeur, 1 a Monastir, 2 a Gabes, 1 al Kef, 1 a Sfax; oltre al decesso di un uomo di 88 anni a seguito di questo virus il 23 ottobre, in seguito alla sua ospedalizzazione il 21 ottobre. 

La febbre del Nilo è un’infezione provocata dal virus del Nilo occidentale, portato da delle zanzare. Asintomatica nell’80% dei casi, l’infezione può provocare della febbre, cefalee, debolezza, nausee, vomito, eruzione cutanea e adenopatia (gonfiore delle ghiandole).

La forma grave (meningite o cefalite risultato di una complicazione neuro – invasiva), si traduce con delle forti febbri, rigidità del collo, debolezza muscolare, tremori, convulsioni, che possono portare alla paralisi e al coma. I rischi delle complicazioni aumentano se il soggetto ha più di 60 anni e in caso di problemi di salute pre esistenti. La diagnosi si basa generalmente sul quadro clinico confermato da delle analisi del sangue. 

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