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Tunisia: In’ shallah ed altre espressioni religiose: quando e come usarle

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I Tunisini usano moltissime espressioni in cui si invoca “l’intervento” divino. Molti di voi avranno sentito ya3tik essa77a, che viene usata come il nostro grazie o bravo/a ma letteralmente significa “che (Dio) ti dia la salute”. Il senso letterale di questi modo di dire tende a passare in secondo piano visto che il contesto, in italiano, spesso non prevede alcuna invocazione alla divinità. Un altro esempio molto conosciuto è y3aychek/3aychek che corrisponde al nostro “grazie“, ma letteralmente significa “che Dio ti mantenga in vita“. Troviamo sempre verbi alla terza persona maschile singolare e il nome di Allah, che può essere anche omesso o sostituito da rabbi che corrisponde a “Signore”. Conoscere alcune di queste espressioni serve non solo per districarsi nella vita di tutti i giorni, ma vi può servire per mostrare cortesia e educazione verso il vostro interlocutore, anche se non siete religiosi. A voi la scelta!

Un matrimonio tunisino - photo credits Giada Frana

Come congratularsi  per un matrimonio?

Vediamo insieme alcune situazioni in cui queste espressioni ci torneranno utili. Una delle esperienze da fare in Tunisia è sicuramente partecipare a un 3ers “matrimonio”. Cosa dire ai novelli sposi, a parte il solito Mabrouk, congratulazioni”? Una frase utile è Inchallah rabbi yhannikom o ifarra7komche il Signore vi renda felici”. Questa espressione va bene anche per felicitarsi di un “fidanzamento”, 5otba. La persona non sposata, spesso donna, può sentirsi rispondere el3aqba lik che possiamo tradurre “speriamo che la prossima volta tocchi a te”. Infatti in Tunisia infatti il matrimonio ha un valore sociale ancora molto positivo. Se non siete fan del matrimonio, non prendetevela, è inteso come un augurio. Un’altra espressione dello stesso stile è Inchallah nefra7u bik speriamo di festeggiarti” dove elfar7ala felicità” in questione è il matrimonio, anche detto elfar7a lkbirala grande felicità”.

un neonato - Photo by Jonathan Borba on Unsplash

Come congratularsi per la nascita di un figlio?

Per l’arrivo di un figlio si fanno gli auguri dicendo ytrabba fi 3izzekche cresca nel tuo amore”, tetrabba se è una bambina, oppure rabbi yafadhdhelhulek\helekche il Signore te lo preservi”. E buona educazione usare questa espressione anche quando si parla di genitori, specialmente se anziani. In Tunisia il Bac, ovvero l’esame di maturità, è molto importante. Per una circostanza come questa o per una prova lavorativa o di altro tipo si può usare la frase rabbi ynajj7ek che Dio ti faccia avere successo” oppure rabbi ysahhal(ek) che Dio ti faciliti”. La mia preferita è però rabbi y7ellha fi wejhekche Dio te la apra sul viso” nel senso di “ti spalanchi tutte le porte”.

Un funerale, Photo by Rhodi Lopez on Unsplash

Lutto: come fare le condoglianze?

Abbiamo visto in questo articolo come comportarsi in caso di morte di una persona conosciuta. La frase più semplice da usare in questo caso è Allah yer7amu ovvero “che Dio lo/la benedica”, mentre esistono espressioni più complicate con lessico coranico o comunque dell’arabo standard che servono ad augurare che il defunto vada in paradiso. Per rivolgersi alla famiglia si dice rabbi isabbarkomche Dio vi renda pazienti” oppure elbarka fikomla benedizone su di voi”. Per un malato invece augureremo una pronta guarigione con rabbi yechfih\ha che Dio lo\la guarisca” o semplicemente Inchallah labesssperiamo stia bene”.

arrabbiarsi: Photo by Ryan Snaadt on Unsplash

Maledizioni in tunisino: quelle più comuni

Anche i tunisini, come ovunque nel mondo, non si fanno mancare un ricco e colorito repertorio di maledizioni. Tra le più famose c’è sicuramente la3nat Allah 3alik che la maledizione di Dio sia su di te”, che però può essere anche usata a mo’ di scherzo se c’è molta confidenza tra le due persone. Invece meglio evitare di usare yel3an din waldik che Dio maledica la religione dei tuoi genitori” che è considerata un grave insulto!

Altre espressioni utili

Infine ricordiamo le espressioni Rabbi y3awnekche il Signore ti aiuti” e rabbi y3inek che si possono usare quando qualcuno ci dice di aver trovato un nuovo lavoro, di dover fare qualcosa di importante o vive una situazione difficile. E molto educato dirle anche a gente che sta lavorando, per esempio quando si scende da un taxi e si saluta o si compra qualcosa dall’3attar.

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