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Tunisia: una vacanza fuori dai giri tuistici ad Hammam Chatt

Una coppia di amici scrive qualche mese fa per fare una vacanza in Tunisia, ma alla proposta di andare ad Hammamet rispondono che vogliono una vacanza meno turistica. E così, prenotano ad Hammam Chatt. Come sarà andata la vacanza?

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Succede qualche mese fa: ricevo un messaggio da Anne-France, con qualche richiesta d’informazione per passare una settimana di vacanza in Tunisia. La risposta, sempre abbastanza ovvia, essendo che viaggiano con una bambina di 7 anni, è quella di un Hotel con mini club zona Hammamet. Invece, mi sorprendono dicendomi che non sono interessati a questo tipo di vacanza, preferiscono fare una vacanza “meno turistica. Ci scambiamo qualche altro messaggio, ma passerà ancora del tempo prima che arrivino, pertanto ci si riaggiorna un po’ dopo. Era il mese del Referendum, il clima non era così disteso e io avevo consigliato di attendere prima di procedere con la prenotazione.

Un mese alla partenza in un clima incerto

Il tempo vola, e in un battito di ciglia eccoci arrivati, manca un mese alla partenza. Onestamente sono un po’ scettica, il clima non è disteso, c’è mancanza degli alimenti di base, insomma non so se veramente consigliare di venire oppure no. Anne-France e suo marito Lino invece non si fanno scoraggiare, anzi sono proprio propensi a partire. Dapprima viene programmato un soggiorno di due notti a Tunisi e poi il resto della settimana hanno affittato un appartamento a Hammam Chatt, il paese dopo il mio. Le foto sono molto belle, ma nel mio cuore sono diffidente, mi chiedo se corrispondano a verità e se sarà tutto funzionante.

Manifestazioni a Tunisi e il timore per il soggiorno nella capitale

Arrivano le manifestazioni a Tunisi, sono in ansia per il soggiorno nella capitale. Chiamo Anne-France e le spiego le mie perplessità. Sicuramente non succede nulla, ma io non sono tranquilla, espongo i miei pensieri e dopo qualche giorno di riflessione decidono di cancellare la prenotazione a Tunisi e venire da subito a Hammam Chatt. Arrivano sabato, aereo in ritardo di solo mezz’ora, il volo è andato benissimo. Li porto a casa mia per il pranzo e fare due chiacchiere. Mi hanno portato ogni cosa che un’expat sogna di ricevere! Io volo dalla gioia!

Casa in affitto: una bella sorpresa

Sono in contatto con la persona che affitta l’appartamento, ci informa che il fratello provvederà alla consegna delle chiavi e all’accoglienza. Ci rechiamo dopo aver telefonato, ma lo abbiamo fatto aspettare per un’ora e mezza perchè il ritardo dell’aereo, il traffico per arrivare a casa e le chiacchiere ci hanno fatto perdere un po’ la proveribiale puntualità svizzera! Ci viene a prendere alla rotonda d’incontro e nel mio cuore spero che non sia una catapecchia di appartamento. Apre la porta e….. mi ritrovo in un appartamento bellissimo, moderno, fatto con estremo gusto e finiture che mai mi sarei aspettata. In frigorifero i datteri di benvenuto. Giro della casa con le dovute spiegazioni, io sono piacevolmente sorpresa, c’è anche la tv appesa al muro dotata di tutto compreso Netflix. Il servizio dato e la struttura è ottimo e io ne sono super felice.

Una scultura con materiali di recupero a Bou Argoub

Il giorno seguente andiamo a visitare Hammamet, tappa quasi obbligatoria e poi visitiamo Tunisi. In seguito decidono di noleggiare un’auto per tre giorni, troviamo un rivenditore cortese e il prezzo è di 80 dinari al giorno, per cui onesto. L’auto è in ordine e ben tenuta. Visitano da soli Bou Argoub, Carthage, Sidi Bou Said, La Marsa e il parco di Friguia. Le impressioni che hanno avuto sono molto positive. Hanno trovato che in l’autostrada si viaggia bene (tratta Soliman – Hammamet). La gentilezza della gente è forse il punto che più li ha toccati, hanno trovato molta disponibilità in generale e vera e propria gentilezza, non sono mai stati in imbarazzo o timorosi a chiedere aiuto quando ne hanno avuto bisogno.

Scorcio di Sidi Bou Said

Si sono sentiti sicuri in qualsiasi luogo sono andati, Anne-France in particolare mi dice che come donna non si è sentita in imbarazzo, naturalmente ha mantenuto un abbigliamento consono al Paese, ma comunque non sentendosi in obbligo di coprirsi troppo. Pantalone largo e maglietta a maniche corte sono andati bene in qualsiasi posto. Nella visita alla Moschea a Carthage ha messo un giacchettino con cappuccio per rispetto. Si sono trovati molto bene anche chiedendo un medicamento in farmacia, hanno trovato personale gentile e preparato, sono rimasti veramente soddisfatti.Li ha stupiti il prezzi del medicamento, molto inferiore rispetto alla Svizzera, con il medesimo principio attivo.

Una vacanza promossa

L’unica nota negativa è che per otto uova hanno chiesto 10 dinari, ma al reclamo dicendo che di solito costano 3 dinari il venditore si è scusato e ha chiesto 2 dinari e 900 millim. Ci ha provato ma gli è andata male. Hanno trascorso una bella vacanza, in un Paese esotico ma non molto distante dal loro per molti versi. Spero che torneranno presto a trovarci, così avremo modo di visitare un altro pezzo di questa meravigliosa terra, che tanto ci offre!

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