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A Tunisi la prima accademia per dj donne e persone non binarie, unica del genere in Africa

L'accademia ha aperto nel 2018 nella capitale tunisina grazie alla Fabrique Art Studio. Finora più di cento le donne che hanno partecipato alla formazione. Obiettivo : farsi strada in un settore lavorativo fortemente maschile, creando le stesse opportunità nel mondo della musica elettronica tunisina

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Nel cuore della capitale tunisina, si trova La Fabrique – Coworking Art Studio , un progetto dell’associazione Notre Culture D’abord, con l’obiettivo di promuovere i giovani artisti musicisiti e sostenerli nel loro percorso. Uno studio di registrazione, uno spazio di coworking e un luogo per lo sviluppo delle fotografie sono a disposizione per gli artisti tunisini, che qui possono trovare ispirazione e soprattutto accedere ai materiali necessari per il loro lavoro a costi accessibili. Un progetto nato nel 2017 grazie a Olfa Arfaoui, imprenditrice sociale, attiva nell’ambito della parità di genere e Mohamed Ben Slama, artista e musicista. E che dal 2018 ha dato il via alla prima accademia per dj donne e persone non binarie non solo della Tunisia, ma dell’area Mena. Una sfida, in un ambito ancora dominato da una forte presenza maschile, e un obiettivo ambizioso : rompere gli stereotipi e raggiungere le stesse opportunità, rendendo il campo della musica elettronica sempre più paritario nell’uguaglianza di genere.

« In Tunisia e in generale nell’Area Mena le donne devono fronteggiare diverse difficoltà in questo ambito – spiega Yasmine Borghol, 23 anni, coordinatrice della Dj Academy for girls – : l’industria della musica elettronica è dominata dagli uomini. Senza contare i vari stereotipi : se una donna lavora di notte, nelle serate e nei locali, viene vista come una donna facile, mentre invece sta lavorando e seguendo la sua passione. Le donne djs si stanno facendo strada in questo mondo, ma costituiscono ancora una novità. E anche qui ci sono meno opportunità, poche offerte di lavoro o formazione per esse». Non è un caso che il tutto abbia preso il via l’8 marzo 2018, una data simbolo, la giornata internazionale della donna, in cui il primo workshop ha aperto le danze. Da allora, piano piano la comunità ha cominciato ad interessarsi a questo fenomeno e sempre più donne hanno messo la loro timidezza da parte e ripreso in mano i loro sogni.

Due i corsi offerti dalla Dj Academy for girls, tra teoria e pratica : un corso dedicato al mixaggio e alla conoscenza base del materiale per intraprendere questa carriera, della durata di tre mesi, e uno dedicato alla produzione, in collaborazione con il British Council, partito lo scorso giugno e che durerà fino a dicembre. Più di 100 le donne che hanno partecipato alle varie attività proposte, tra corsi e workshop : « Ci sono sia donne che vengono da noi per provare qualcosa di nuovo, sia quelle interessate alla musica elettronica, sia ragazze che vogliono costruirsi una carriera in questo ambito, o anche artiste che vogliono avere più autonomia ed indipendenza a livello di materiale ». I docenti sono sia artisti tunisini che internazionali, tra i primi, Rym Charfi, Haifa Bazdeh, Amina Houimel.

« Per essere una donna, mixi bene », « La prossima volta mixa con un top », sono solo alcuni dei commenti sessisti che le giovani djs si sono sentite dire ; qualcuna testimonia il fatto che i ragazzi durante la serata si sentano liberi di toccare la consolle o i pulsanti, senza tenere conto della loro presenza, mentre con un dj uomo non avrebbero lo stesso comportamento. Così come le pressioni sociali, « Davvero vuoi fare un corso del genere ? ». Eppure, le donne djs tunisine non mancano : Miss M/Dekra, Astrid, Fouchika, Magada. Ma farsi strada nell’ambiente non è semplice.

Eppure dal 2018, anno di apertura, ad oggi, qualcosa sta già cambiando : « Praticare la musica elettronica è diventato più accessibile – prosegue Yasmine – .Già il fatto che esista una scuola come la nostra, ha fatto sì che un maggior numero di persone si approcciasse a questo ambito, volendo imparare. In più organizziamo diversi eventi per promuovere il nostro lavoro. Ad esempio siamo stati nel locale Yuka, e sia lo scorso anno che quest’anno abbiamo fatto un dj set in Avenue Bourguiba. Le persone hanno cominciato a conoscerci. I nostri corsi inoltre hanno un prezzo accessibile. Prima le donne erano molto timide, anche solo per venire a frequentare i nostri corsi, ora invece sempre più persone ci contattano. C’è un cambiamento, non molto visibile, ma è in atto »

E prosegue : « La musica elettronica in Tunisia è un settore in forte espansione. Le serate sono diventate più accessibili e normali per i giovani, dai 15 ai 35 anni ». Conclude con un consiglio per le donne che vogliono affacciarsi a questa realtà : « Non abbiate paura di fare qualcosa di nuovo : osate. Se davvero volete fare le djs, dovete inseguire il vostro sogno e avere fiducia in voi stesse. Abbiamo bisogno di sempre più donne che facciano musica, in modo che ci siano pari opportunità e vengano riconosciute nella scena musicale elettronica »

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