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Tunisia: la processione della Madonna di Trapani a La Goulette, un esempio di convivenza per tutti

Lunedì 15 agosto 2022 si è svolta la processione della Madonna di Trapani, chiamata “Kharjet el Madona” in tunisino, una tradizione popolare che risale all’inizio del XXesimo secolo, momento di unione tra gli abitanti di questa città, cristiani, musulmani ed ebrei

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Lunedì 15 agosto 2022 si è svolta la processione della Madonna di Trapani, chiamata “Kharjet el Madona” in tunisino, una tradizione popolare che risale all’inizio del XXesimo secolo e che a La Goulette, come tuttora a Trapani (anche se in questa città avviene il 16 agosto, ndr) aveva il suo momento culminante nella processione della Madonna. A quell’epoca, la Madonna di Trapani usciva dalla chiesa, portata in spalla dai fedeli, attraversando le vie del quartiere, accompagnata dalle bande musicali che intonavano musiche fino al mare, dove avveniva la benedizione delle barche dei pescatori.

La messa si è tenuta alle ore 18:30 presso la chiesa di la Goulette, dedicata ai santi Agostino e Fedele, costruita nel 1848 e restaurata dal pittore italiano Alberto Bogani nel 2007. È stata presieduta dall’arcivescovo di Tunisi monsignor Ilario Antoniazzi; erano presenti anche Hatem Bourial, giornalista e mediatore culturale, Amel Limam, sindaca di La Goulette, Souad Abderrahim, sindaca di Tunisi, il regista tunisino Ferid Boughedir, autore del film “Sayf fī Ḥalq al-Wādī”, Un’estate a La Goulette (1995), Mohamed Ben Ahmed, presidente dell’associazione Piccola Sicilia e diverse persone influenti del mondo artistico e culturale.

La Messa a La Goulette del 15 agosto - photo credits Tarek Chaabouni

Tunisini e ospiti provenienti da diversi Paesi non hanno mancato di essere presenti alla celebrazione della Madonna di Trapani, alcune persone l’hanno seguita persino dai balconi dei palazzi. “E’ la prima volta che assistiamo alla processione: siamo venute qui per scoprire e celebrare la Madonna” riferiscono due donne cristiane. Quest’anno la festa è organizzata perfettamente rispetto agli anni passati, con l’adozione di misure per evitare assembramenti, soprattutto all’ingresso della chiesa, uno schermo situato nel cortile per poter seguire la celebrazione e delle panchine dove potersi sedere. Malgrado prima il caldo e poi la pioggia, vi è stata una grande partecipazione: la chiesa gremita e gente all’esterno, di origini e culture diverse. Ave Maria è stata intonata in diverse lingue durante la Processione, con partecipanti africani ed europei: è stato un bel momento tra il patrimonio musicale africano e quello europeo.

Dopo la messa, la statua della Madonna di Trapani Assunta, la protettrice della città e dei pescatori, alle 20:30 circa, è uscita dalla chiesa salutata e accolta da applausi e youyou, le urla delle donne nei momenti di festa. La bedda Madri di Trapani che unisce cristiani, musulmani, ebrei, portata in spalla dai fedeli per il cortile dalla chiesa, fino al murales dedicato a Claudia Cardinale, inaugurato nei mesi scorsi proprio per sottolineare il legame tra le due sponde del Mediterraneo. “Ero venuto per curiosità turistica e sono partito con un’esperienza umana in più – racconta Tarek Chaabouni -. Era una confluenza storica e geografica straordinaria. Ormai i cristiani in Tunisia sono africani e non più europei. Ho riconosciuto l’accento di un ebreo tunisino, che parlando in arabo diceva: non si capisce se siamo a la Goulette, la Marsa o Barbès, grande raggruppamento degli ebrei tunisini a Parigi”.

Il 15 agosto è stato uno straordinario momento di condivisione: abbiamo sentito tutti la felicità, l’amore e l’armonia, siamo stati membri di una sola famiglia unita. La Tunisia è sin da sempre aperta e tollerante e promuove la diversità culturale. A la Goulette, da tanti anni, erano già ben presenti i valori della convivenza fra diverse culture e religioni: vi convivessero musulmani, ebrei e cristiani uno accanto all’altro in un clima di fiducia e rispetto reciproco. Claudia Cardinale, in una sua recente visita, ha ricordato: «Ricordo la processione della madonna di Trapani, seguita a Tunisi con religioso rispetto anche da ebrei e arabi. La Sicilia… Io qui ho fatto tanti film, quest’isola è molto Oriente, ritrovo l’allegria dei mercati, i colori, i profumi, il calore. Adoro il mare, la sua, la mia libertà».

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